"Faccio le foto per sapere perché le faccio. Mi interessano le relazioni fra le cose e le persone, la loro connessione, non i soggetti." A dirlo è il fotografo Frank Horvat presentando la mostra che vede protagonisti i suoi scatti, in programma fino al 30 maggio nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino.
L'esposizione antologica, curata dallo stesso Horvat, sottolinea il rapporto tra la fotografia e la storia dell'arte europea. La mostra "Frank Horvat. Storia di un fotografo" ripercorre la sua carriera in 210 immagini, suddivise in quindici "chiavi" di lettura, che si traducono in altrettante sezioni: Luce, Condizione umana, Tempo sospeso, Voyeur, Da occhio a occhio, Metafore, Fa pensare a..., Uno, Due, Molti, La vera donna, Fuori luogo, Cos'è, Foto desse, Autoritratti.
Nelle Sale Chiablese sono presenti inoltre una trentina di altre immagini tratte dalla sua collezione privata che raccoglie i lavori di autori come Henri Cartier-Bresson e Robert Doisneau, esposte al pubblico per la prima volta in assoluto.