Un pavimento di parquet, luci soffuse, comodi divani, tavolini, candele, arcate e muri con mattoni a vista: non siamo in una sala da ballo del secolo scorso, bensì agli ARCA Studios – Docks Dora –, che, per l’occasione, si tramuteranno in una ballroom tipica della Swing Era.
Sarà, infatti, una “Perfect Night” quella che, questa sera, animerà via Valprato a partire dalle ore 21.30. Notte organizzata dalla scuola di ballo torinese Feel Good Swing, capitanata da Chiara Silvestro e Alessandro Rossi, e che sarà animata dalle note degli Harlem Swing Society e dalle selezioni di puro groove del dj Swing Kitchen.
Una serata che testimonia, ancora una volta, il propagarsi incontrollabile di un ballo nato ad Harlem, New York, tra la fine degli anni ’20 e l’inizio dei ’30, e che presto conquistò il mondo – come si evince tuttora dal suo ritorno sulle scene, proprio degli ultimi anni.
Il Lindy Hop è un collettore di danze differenti: infatti, si riconoscono, in esso, tratti tipici della danza africana – quali la posizione piegata, il bounce e una generale esuberanza –, ma anche sfumature più intimistiche e riflessive, caratteristiche del Blues, oppure veloci e scatenate, come nel caso del Charleston.
Divertente, creativo, legato indissolubilmente all’improvvisazione e alla musicalità, secondo la leggenda deve il suo nome al celebre volo di Charles Lindberg sull’Atlantico del 1927: i giornali titolarono “Lindy Hops the Atlantic” e George Snowden, tra i primi Swing dancer, scherzando a proposito dello stile dondolante e ritmico che stava ballando, disse: “I’m doing the Lindy Hop!”.
Di qui, il ballo diviene un vero e proprio fenomeno di massa, che raccoglie bianchi e neri nelle ballroom americane, senza distinzione, per scatenarsi sulle note delle big band.
Big band che sarà presente anche questa sera e sarà composta da: Giacomo Marson alla tromba; Andrea Sirna al sax tenore e al clarinetto; Davide Rossi al pianoforte; Andrea Bottelli alla chitarra; Marco Roverato al contrabbasso; e Vittorio Sicbaldi alla batteria.
Intento degli Harlem Swing Society è quello di riprodurre un “Jazz caldo, che faccia battere il piede, cantare e ballare”. La loro ispirazione è il Jazz del passato, quello reso immortale da Louis Armstrong, Duke Ellington, Billie Holiday, Count Basie e molti altri, artisti che hanno contribuito alla popolarità del ballo e i cui brani “rendevano i ballerini contenti”.