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Attualità | 15 marzo 2018, 12:16

Network dei mestieri, quando la manutenzione della casa fa bene anche alla capacità di vivere insieme (VIDEO)

Al via il progetto per formare disoccupati trasformandoli in una task force per fare lavori e riparazioni nelle case popolari della circoscrizione Due. E per riscoprire il buon vicinato e la relazione tra le persone

Network dei mestieri, quando la manutenzione della casa fa bene anche alla capacità di vivere insieme (VIDEO)

Parte dalle case popolari della Circoscrizione 2 la "rivoluzione" del Network dei mestieri, un progetto che punta a mettere in contatto esigente e necessità che partono "dal basso".

Promosso da Anfass, La Bottega Onlus e con il sostegno di Unicredit foundation. Al loro fianco, anche Atc, Cnos-Fap e Vol.to, il centro servizi per il volontariato.

In sostanza, nasce un'agenzia di servizi in cui 12 persone tra i 15 e i 29 anni saranno selezionati tra chi si trova in disoccupazione (soprattutto Neet e segnalazioni dei servizi sociali) per essere formati e inseriti in percorsi di formazione e tirocinio dalla durata di sei mesi, per insegnare loro operazioni di manutenzione della casa. Ai 6 migliori sarà proposto un contratto di apprendistato (ma anche per gli altri 6 seguiranno ulteriori percorsi di accompagnamento) e diventeranno "al servizio" di chi abita nelle case popolari della circoscrizione 2, con prezzi calmierati e condizioni di pagamento agevolate.

"Realtà diverse di volontariato trovano qui da noi occasioni di dibattito e confronto. E in agenda è giusto e doveroso che come Centro servizi poniamo tra le priorità anche interventi di questo genere - spiega Silvio Magliano, presidente di Vol.To - e cercheremo di portare il nostro valore aggiunto".

Ma non si tratta solo di formare una task force di manutentori. Il progetto va oltre, proprio nel rispetto del concetto di network (dunque rete), per essere un esperimento sociale che possa essere ripetuto in altre aree territoriali a Torino e in Italia. Si vogliono rilanciare la solidarietà e il buon vicinato, magari creando anche spazi di condivisione come "officine di condominio" o di quartiere, dove i vicini possano intervenire, scambiare saperi e condividere lavori per il bene comune.

Massimiliano Sciullo

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