“La loro musica ha un impulso e un’atmosfera che si ispira alle tradizioni musicali classiche dell’Europa e ai profondi groove jazz che sono emersi dal continente americano. Le composizioni sono ben pensate e avventurose: prendono improvvise deviazioni e ritorni, ma senza mai perdere di vista lo slancio e la logica interna. I segmenti sono pezzi di puzzle collocati da mani molto abili”. È così che John Fenton, del neozelandese JazzLocal32, definisce l’Emie R Roussel Trio, che questa sera si esibirà sul palco del Jazz Club di Torino a partire dalle ore 21.
Formatosi in Canada nel 2010, il gruppo ha all’attivo quattro album ed è già due volte vincitore del premio per il disco jazz dell’anno: del “Prix Opus”, nel 2013-2014, per il suo secondo lavoro, Transit, e del “Félix”, nel 2015, per il successivo, Quantum.
La formula del successo: un jazz creativo e affascinante, misurato con passione e chimica indiscussa, scaturita dall’incontro tra pianoforte – Emie R Roussel –, basso – Nicolas Bédard – e batteria – Dominic Cloutier. Dinamica che li ha portati anche in giro per il mondo: sono, infatti, undici i paesi, sparsi su quattro continenti, ai quali il trio ha presentato la propria musica nel corso degli ultimi anni, in un percorso che mira a una continua ascesa e si configura come inarrestabile.
Dopo aver ricevuto la menzione speciale della giuria al TD Jazz Gran Prix, durante il 34° Montreal Jazz Fest, e aver vinto il “Coup de coeur de public 2013” al Festi Jazz International di Rimouski, l’Emie R Roussel Trio ha dato avvio alla sua carriera concertistica in Canada, per uscire ben presto, però, dai confini natii. Nel 2014, infatti, il gruppo ha partecipato al Melbourne Women’s International Jazz Fest, esibendosi anche a Sydney, Brisbane, Auckland e Wellington. Nel 2015, ha, invece, inizio il loro primo tour europeo, che ha interessato paesi quali l’Italia, l’Estonia e la Francia, per poi introdurre Quantum, terza fatica del trio, negli Stati Uniti e in Messico.
Alla fine del 2015 risale la partecipazione al festival Éclats d’Émail, a Limoges, e al Jazzy Colors, a Parigi. Nel 2016, ancora, i tre compositori sono saliti sul palco del Jazzhead di Bremen, in Germania, completando, qualche mese dopo, il loro primo tour in Giappone, con cinque concerti tra le città di Tokyo e Yokohama. Nel 2017, infine, il trio ha suonato nuovamente in Australia e ha presentato il suo quarto album, Intersections.
Intersezioni che sono specchio del trio e il risultato “di un’intelligente contaminazione incrociata tra le vecchie e le nuove influenze, contaminazione che mostra una stupefacente maturità nella scrittura, elegante a volontà, ma preserva anche l’aura di fuoco che emana dalla loro gioventù ambiziosa” (Radio Canada). E che questa sera scalderà il pubblico torinese.