Ieri, 4 aprile 2018, ha preso il via il percorso che in 11 tappe porterà all’apertura del Salone del Libro 2018. 11 incontri in bilioteche e librerie di tutta la città per raccontare la futura edizione e avvicinare ancora di più, se possibile, i torinesi al loro salone.
Il primo appuntamento si è svolto nella bellissima Biblioteca Civica Italo Calvino. Dove Nicola Lagioia, Marco Pautasso e Giuseppe Culicchia, rispettivamente direttore della fiera, vicedirettore e responsabile della sezione Festa Mobile, hanno parlato con orgoglio e passione dei risultati ottenuti l’anno scorso e hanno anticipato molti degli eventi, incontri e ospiti che caratterizzeranno l’edizione di quest’anno.
In particolare l’entusiasta e appassionato direttore Lagioia, ormai torinese per adozione e merito, ha fatto molti dei nomi che daranno lustro e contenuto ai prossimi 5 giorni del Lingotto.
Il 9 maggio Paolo Cagnetti inaugurerà questa edizione alle OGR con un reading, a cui seguirà una lettura spettacolo dell’attore Fabrizio Gifuni, in onore e ricordo dei 40 anni dal ritrovamento del corpo di Aldo Moro.
Il giorno dopo, il 10 maggio, si aprirà la fiera vera e propria al Lingotto con gli stand di tutte le case editrici. Tutte quest’anno: le grandi, le grandissime ma anche le medie, le piccole. E, naturalmente, le fedelissime che costituirono alla fine del 2016 il gruppo “Amici del Salone”, ponendo le basi per quella che sarebbe stata poi la rinascita della fiera con un’edizione di grande successo nei numeri e nello spirito.
Tra i grandi ospiti che saranno presenti quest’anno, vale la pena ricordare: Javier Cercas, che terrà una lectio magistralis sull’Europa, la più grande chimera del nostro tempo; Niccolò Ammaniti, che presenterà “Miracolo”, la serie televisiva che sta attualmente scrivendo; Roberto Saviano anche lui impegnato nella scrittura televisiva; Herta Mueller, premio Nobel per la letteratura nel 2009; i registi Bertolucci e Guadagnino che si racconteranno l’un l’altro; Alicia Giménez-Bartlett, giallista di grande successo e grandissime vendite; Alice Sebold autrice del best seller “Amabili resti”; Dori Ghezzi che, a detta del direttore, “Parlerà di Fabrizio de Andrè come non ne ha mai parlato”.
Infine: Attali e Calabresi che proveranno a immaginare il tempo che ci aspetta. “Questo è un anno di tanti anniversari”, dice Lagioia “e, per evitare, che siano una zavorra che ci blocca al passato, li useremo per proiettarci verso il futuro”.
Un futuro che, a vedere questo primo incontro, sembra essere ancora luminoso per il Salone.