Saranno Lingotto-Filadelfia e Paracchi i nuovi quartieri di Torino dove, tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019, verrà attivata la raccolta rifiuti "porta a porta".
Attualmente questo metodo serve circa 480 mila residenti: entro il 2023 l'obiettivo è di coprire i quasi 900mila residenti della città. Un percorso già iniziato con l'attivazione, partita da alcune settimane, a San Salvario, a cui seguirà anche Santa Rita e Vanchiglietta-Borgo Rossini.
Dopo Lingotto e Paracchi, per la fine del 2019 è prevista l'estensione del "porta a porta" a tutta Santa Rita, nel 2020 a San Paolo, Cenisia, Spine 3 e 4, nel 2021 San Donato, il centro e a seguire Madonna di Campagna e Borgo Vittoria. Nel 2022 e 2023 si concluderà poi con Barriera di Milano.
In altri quartieri cittadini dove impedimenti logistici o mancanza di spazi interni idonei dove posizionare le attrezzature generano difficoltà nell'applicare il modello di raccolta porta a porta, verranno sperimentate ecoisole smart dedicate con controlli agli accessi.
"Noi abbiamo due obiettivi" - ha evidenziato il sindaco Chiara Appendino - "raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro il 2023, superando gli ostacoli fisici della nostra città, insieme ad un cambiamento culturale. Il tessuto della nostra città", ha proseguito, "è pronto e spero comprenda questa sfida".
Sull'inceneritore , l'assessore all'Ambiente Alberto Unia ha evidenziato: "È pericoloso come tutte le strutture che bruciano rifiuti: noi vogliamo ridurre quello che viene conferito in discarica e, contemporaneamente, inserire tutto quello che riusciamo nell'economia circolare".