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Eventi | 01 maggio 2018, 12:00

Cirko Vertigo al Fringe Festival: quando il silenzio domina la scena

"Note sul silenzio" sarà in replica dal 3 al 6 maggio alle ore 22.30 e dal 9 al 13 alle ore 19.30 sul palco del Café Müller di via Sacchi

Cirko Vertigo al Fringe Festival: quando il silenzio domina la scena

Uno spettacolo attorno al concetto di silenzio, una trasposizione artistica “concentrata”, che cede la parola alla risorsa più preziosa di cui possiamo disporre. Un lavoro che sposa la sfida di non stare al riparo di musiche e parole. Il movimento è il padrone di casa, senza alcun suono o rumore volontario, perché per ascoltare veramente occorre tacere. Senza silenzio non ci possono essere né parole né musica.

Note sul silenzio è il contributo che la Fondazione Cirko Vertigo dà al nutrito programma dell’edizione 2018 del Torino Fringe Festival, in programma dal 3 al 13 maggio 2018 con oltre 236 repliche e 53 artisti e compagnie, per un’immersione a 360° nel mondo dello spettacolo dal vivo.

In replica dal 3 al 6 maggio alle ore 22.30 e dal 9 al 13 alle ore 19.30 sul palco del Café Müller di via Sacchi, sede torinese della Fondazione, “Note sul Silenzio”, per la regia di Paolo Stratta e realizzato in collaborazione con il progetto “Rassegnainsilenzio” di Maura Sesia, è un rito laico e intenso basato sulla condivisione di una comunanza, tra interpreti e spettatori, fondata su un elemento semplice eppure quasi estinto: il silenzio.

Otto giovani interpreti di nouveau cirque si cimentano nella sfida di elaborare una performance incentrata e concentrata su questo concetto. Senza l’ausilio delle parole, solo i movimenti, e le verticali, e i trapezi, e i salti mortali, e il palo cinese, e le ruote, e la doppia e tripla altezza, conducono il pubblico in un labirinto di segni ritmati dai suoni del corpo e della fatica: le mani che schioccano, i piedi che atterrano, i respiri. Segni come tasselli di una storia di pirati pronti ad ammutinarsi e costretti a tacere le proprie mire: come esprimere meglio questa intesa se non con un ineccepibile linguaggio di sguardi? Sguardi che saldano legami o li sciolgono, occhi che artigliano prese e cercano approvazione, occhi che significano solidarietà, ma nella perfetta unione del gruppo.

“Oltre alla possibilità unica di vivere una esperienza quasi da camera, con gli artisti a portata di mano e di sguardo (gli spettatori siederanno infatti a ferro di cavallo intorno agli artisti a non più di un metro dalla loro performance) si potrà partecipare dell’intimo del performer, del suo respiro, del suo sforzo dissimulato” racconta Stratta che ha creato lo spettacolo, circa 50 minuti in cui gli artisti non abbandonano mai la scena. “Gli attori sono anche coautori, dalla loro proposta è nato un filo chiarissimo che è stato tessuto dall’inizio alla fine, con tutto a vista, senza tempi morti e interruzioni, senza bui tra le scene: è come un piano sequenza cinematografico in cui l’azione inizia con l’ingresso del pubblico e continua ininterrottamente fino agli applausi, concepito espressamente sugli spazi e le rotondità del Café Müller” conclude Stratta.


Credit
Uno spettacolo di Paolo Stratta
Regia Paolo Stratta

​C​

on gli interpreti di Cirko Veritgo
Produzione Associazione Qanat Arte e Spettacolo

​I​

n collaborazione con “Rassegnainsilenzio” di Maura Sesia

c.s.

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