Giornata “movimentata”, quella di ieri, all'Ufficio Anagrafe di Via Carrera 81, nella Circoscrizione 4. La chiusura di alcune sedi decentrate, in particolar modo quella di Via De Santis, ha infatti riversato in Borgata Parella numerosi cittadini che hanno approfittato del giorno libero per sbrigare le pratiche relative ai documenti di competenza comunale, intasando gli sportelli. La denuncia è arrivata direttamente dal Presidente di Circoscrizione Claudio Cerrato, che in un post su Facebook ha sottolineato la “situazione incandescente” che si è venuta a creare, incalzando con un'amara constatazione: “Il decentramento continuiamo a mortificarlo”. Il post è stato poi commentato anche dai Presidenti delle Circoscrizioni 5 e 8 Novello e Ricca, che hanno confermato di aver avuto disagi anche sul proprio territorio.
Cerrato, presente personalmente durante l'orario di apertura dell'ufficio, ha poi descritto nel dettaglio la situazione: “C'è stata qualche discussione, abbiamo anche allertato la Polizia Municipale ma poi, fortunatamente, la situazione si è normalizzata e non si sono registrati momenti di particolare tensione; purtroppo, però, abbiamo dovuto fermare un paio di volte l'erogazione dei biglietti perché non eravamo sicuri di servire tutti i cittadini entro le 14.30”. Il motivo di questa crisi, a suo avviso, è da ricercare nella carenza di personale che affligge ormai patologicamente gli uffici decentrati: “Inutile continuare a parlare di periferie se poi le si mortifica sia numericamente che economicamente. L'attuale amministrazione comunale, per il 2019, ha fatto la scelta politica di bloccare tutte le assunzioni, eccezion fatta per i vigili: posso anche condividerlo, ma gli altri servizi, in questo modo, andranno ulteriormente in sofferenza” ha continuato.
Le preoccupazioni non riguardano soltanto il presente ma anche, e soprattutto, il futuro: “Siamo al collasso: l'età media dei dipendenti delle anagrafi decentrate è di 57 anni, molti hanno limiti fisici dovuti all'età e possono lavorare soltanto la metà delle ore necessarie. Presso la nostra anagrafe, ad esempio, lavorano sette dipendenti, due dei quali andranno in pensione nel 2019. Così si rischia di mettere a repentaglio i servizi base come carte d'identità e certificati di residenza, dovremo inventarci qualcosa” ha concluso.