Venerdì 4 maggio, alle ore 10.30, alla presenza del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco GABRIELLI, e di numerose Autorità Civili militari e religiose, sarà inaugurata la mostra #SIAMOLANOSTRAMEMORIA, organizzata in collaborazione con Legal@rte, associazione di volontariato, cultura e legalità per il sociale.
“Le parole devono avere un peso ed un significato ed oggi dobbiamo ricordare chi stava da una parte e chi dall’altra… chi stava dalla parte giusta ed ha perduto la vita nel nome delle Istituzioni democratiche del Paese.” Sono queste le parole del Capo della Polizia, Franco Gabrielli, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, e racchiudono il senso del progetto Legal@rte.
Si celebra, quest’anno, il 40°ennale della morte degli uomini della Questura di Torino caduti per mano terroristica, stiamo parlando delle Guardie di Pubblica Sicurezza Salvatore Lanza e Salvatore Porceddu, del Maresciallo di Pubblica Sicurezza Rosario Berardi e del Brigadiere di Pubblica Sicurezza Giuseppe Ciotta.
L’obiettivo è far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni, i tragici avvenimenti che hanno segnato l’Italia degli anni di piombo con uno sguardo particolare a ciò che è accaduto nella lunga notte torinese degli anni ‘70. Il racconto degli episodi che hanno portato alla morte dei quattro uomini della Questura di Torino, sarà affiancato dalle storie di giovani della società civile che hanno perso la vita non in funzione del ruolo che rivestivano ma vittime casuali di chi “uccideva in nome delle idee”.
Il progetto espositivo, allestito negli spazi della Questura di Torino, ingresso corso Vinzaglio, è costituita da 7 opere (4 fotografie, 2 opere pittoriche ed un’istallazione); è stato curato da Roberta Di Chiara, Sovrintende Capo Tecnico della Polizia di Stato e Presidente dell’Associazione Legal@rte, che è nata dalla volontà di un gruppo di appartenenti alla Polizia di Stato che hanno scelto di continuare a diffondere i principi di legalità anche al di fuori del contesto istituzionale, facendo leva su nuovi linguaggi.
Il racconto parte dagli scatti realizzati dal fotografo Ivano Santoriello, Sovrintendente Capo della Polizia di Stato della Questura di Torino; immagini a colori sul luogo dell’attentato terroristico che puntano l’obbiettivo verso l’esterno, sulla Torino di oggi in una doppia visione: da una parte un omaggio dell’autore ai colleghi uccisi, dall’altra raccontare le ferite impresse sull’asfalto dei luoghi del quotidiano di cui si sconosce la tragedia consumata nel passato.
A seguire il polittico dell’artista Diego Testolin, Sovrintendente Capo della Polizia di Stato del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Padova in una rivisitazione delle immagini dei caduti: lo stile pop-art che utilizza la figura del mito quale idolo della società moderna.
Un’installazione costituita da 2 ritratti fotografici realizzati dall’artista Elena Givone rievocheranno la memoria dei caduti, l’immagine fotografica su un fondo a specchio riflette e porta all’interno dell’istallazione lo spettatore stesso. L’opera pittorica «Disegni notturni» dell’artista Lia Claudio, Sovrintendente Capo T. della Polizia di Stato, Direzione Centrale degli Affari Generali della Polizia di Stato, introduce allo spaccato sulla lunga notte degli anni di piombo.
Il percorso espositivo si conclude con 7 pannelli che raccontano una panoramica del terrorismo degli anni di piombo in Italia, con un focus particolare su Aldo Moro e su Torino ed, in maniera più approfondita, la narrazione delle vicende degli studenti Roberto Crescenzio e Emanuele Iurilli e l’assalto alla Scuola di Amministrazione Aziendale di via Ventimiglia.
La mostra sarà inaugurata venerì 4 maggio e rimarrà visitabile al pubblico fino al 31. Sono previste visite dedicate alle scolaresche.