Un tributo a coloro che per tanto tempo non hanno avuto voce, "Un atto di giustizia", come lo stesso Simone Cristicchi lo ha definito, nei confronti di quelle persone alle cui parole è stato messo un freno. "Lettere da un manicomio", lo spettacolo messo in scena in occasione del 40ennale della Legge Basaglia, ha riempito la sala della Lavanderia a Vapore, a Collegno, colmando il luogo di un'intima intensità, riuscendo a creare un'atmosfera emozionante, offrendo l'opportunità di conoscere il mondo prima della legge 180 in un luogo che ne è stato testimone, conquistando il suo pubblico.
Scritto e diretto da Simone Cristicchi, lo spettacolo presentato con una grazia reverenziale, ha donato nuova vita a storie differenti. Dalle lettere scritte dagli internati e ritrovate al manicomio di San Girolamo a Volterra, l'artista ha voluto riportare alla luce le emozioni, i drammi, i disagi e le speranze dei pazienti, le cui parole, però, non sono mai giunte ai propri destinatari, poiché destinate a rimanere per anni all'interno delle loro cartelle cliniche. Alcune drammatiche, altre a tratti ironiche, gli attori in scena hanno rappresentato tra monologhi e canzoni il tema, abbattendo nuovamente i muri di quel velo di cinismo che spesso ha circondato la realtà vissuta dai degenti. "Lettere da un manicomio" è dunque un tributo da parte dell'artista a quell'umanità che non attendeva altro che essere narrata.
Al termine della rappresentazione il sindaco Francesco Casciano ha omaggiato Cristicchi con una fotografia scattata da Renzo Miglio in occasione della sua visita presso l'ex ospedale psichiatrico di Collegno.