Salone del Libro, Bray ai fornitori: "Daremo risposte per le certezze future di tutti"

Un giorno, tutto questo rimarrà a Torino. È con sguardo positivo che il presidente della cabina di regia del Salone del Libro, Massimo Bray, si affaccia alla nuova edizione appena inaugurata.

Così ha dichiarato alla presenza delle istituzioni, accanto al direttore Nicola Lagioia: "Abbiamo una convinzione comune: la storia e il futuro del Salone del Libro sono e rimarranno a Torino. Ci è giunta nei giorni scorsi una lettera da parte dei fornitori su modi e tempi della fase di transizione che il Salone sta vivendo: nella conferenza di chiusura, con la sindaca Appendino e il presidente Chiamparino, dedicheremo il giusto tempo a rispondere alle vostre legittime domande. Questa edizione è dedicata a tutti i dipendenti della Fondazione del Salone del Libro. Farò di tutto per continuare a seguire un percorso che metta in certezza il Salone e il suo futuro".

E ha proseguito: "Questa edizione vede il ritorno dei grandi editori, che hanno fatto sì che il Salone potesse andare avanti. La difesa del Salone ha dimostrato l'esistenza di una parte del Paese che ci chiede di costruire una storia differente da quella degli ultimi decenni. Uomini che hanno affidato ai libri le loro aspirazioni e i loro sogni. L'anno scorso si respirava l'energia di chi aveva fatto coraggiosamente la scelta 'sbagliata', difendendo trent'anni di tradizione, qui a Torino. Dobbiamo ora trasformare il Salone in un luogo di alta capacità culturale, proponendo visione differente del mondo".