La paura del sisma è rimasta impressa nella mente di molti, la sua cicatrice ancora non si rimargina. Ma anche la solidarietà non si è dissolta, nei confronti di chi ha vissuto quel dramma sulla propria pelle. E da Torino (e da tutto il Piemonte) arriva un segno tangibile di supporto ha chi ha sofferto così tanto.
Sì tratta di "Accupoli", un edificio in legno antisismico prefabbricato, progettato dall'architetto Lorena Alessio con l'aiuto di alcuni studenti del Politecnico di Torino e con il sostegno economico di tante altre persone. Una gara di solidarietà che ha superato quota 300mila euro.
Sarà destinato ad Accumoli, grazie al sostegno di Acri, Compagnia di San Paolo e una cordata di aziende legate ad Aniem Piemonte. E ospiterà il centro di accoglienza. Inoltre, dal 26 maggio sarà a Venezia in mostra, presso il Padiglione Italia della Biennale.
L'iniziativa fa capo all'associazione H.E.L.P. 6.5 nata a luglio 2017 e mette a disposizione della popolazione uno degli esempi più innovativi di costruzione prefabbricata in legno contemporanea. La sua radice è giapponese (dove coi terremoti sono abituati a convivere da sempre), sul solco dell'architetto Girotondo Kobayashi ed è composto da due corpi di fabbrica affiancati.
Il primo, più ampio, ospiterà la sala polifunzionale, mentre il secondo - più piccolo - ospiterà i servizi di cucina e accoglienza. "Una forma di edilizia temporanea, visto che dopo le scosse il centro storico della città è ancora del tutto inaccessibile", spiega l'architetto Alessio.
Le parti dell'edificio sono state tagliate e realizzate in Piemonte, per poi essere trasferiti ad Accumoli e assemblati, anche dagli stessi studenti che hanno preso parte all'iniziativa. Una sorta di puzzle, che potrà essere facilmente smontato e riutilizzato altrove quando la sua funzione sarà esaurita.