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Politica | 28 maggio 2018, 12:40

Megawatt di Stefano Parisi riparte domani da Torino: "Costruire una Community per un'altra Italia"

Appuntamento all'Hotel Golden Palace (Sala Diamante) in via dell'Arcivescovado 18

Megawatt di Stefano Parisi riparte domani da Torino: "Costruire una Community per un'altra Italia"

Riparte da Torino domani, martedì 29 maggio, il nuovo roadshow di Stefano Parisi . “Megawatt. Community PER un’altra Italia”, questo il titolo della manifestazione in programma all'Hotel Golden Palace (Sala Diamante) in via dell'Arcivescovado 18.

Alle 18 l'inizio dell'incontro a cui parteciperanno, oltre al leader di Energie per l’Italia, personalità e amici che appartengono a diversi mondi: dall’Unione delle Camere Penali ai professionisti, dal lavoro all'associazionismo, dalla politica alle amministrazioni locali. I nomi sono conosciuti, a Torino e anche fuori, e destano l'attenzione dei media e della politica per il per il loro potenziale in termini di capacità aggregativa.

Dopo Marco Francia, che è stato candidato alle politiche a Torino, interverranno Daniele Andretta, Capogruppo in Consiglio Comunale di Novara, Eugenio Bravo, Segretario SIULP Torino, Anna Cerruti, imprenditrice, Anna Chiusano, dell'Unione Camere Penali, Roberto Cota,Gherardo FiumeAgostino GhigliaGiampiero Leo, Alessandro Meluzzi, Giovanni Monchiero, Giacomo Portas, Pier Franco Quaglieni, Tommaso Varaldo

Chiude Stefano ParisiObiettivo dell'incontro: ragionare su come riorganizzare la vasta area politica liberale e popolare, un'area che ha bisogno di ritrovare un pensiero razionale, che ha bisogno di unità e di una direzione futura dopo il trionfo dell’antipolitica alle ultime elezioni. “L’antipolitica – spiega Stefano Parisi – contraddice la complessità della realtà. Ti manca il lavoro? Ti do il reddito di cittadinanza. Ma questo ragionamento non risolve i problemi, la soluzione invece è creare sviluppo, promuovere le imprese, far crescere gli investimenti”. “Ma dobbiamo anche essere vicini alle persone– aggiunge Parisi – perché il voto di protesta è frutto di una rabbia che noi abbiamo il dovere di comprendere e alla quale dobbiamo dare risposte concrete. Sarà un lungo lavoro. Cominciamo da Torino. Con impegno, con umiltà. Tutte le persone di buona volontà sono invitate. Ragioneremo insieme su come ridare senso e razionalità alla politica. Iniziamo il 29 e chiamiamo tutti a darci una mano”.

c.s.

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