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Eventi | 07 giugno 2018, 15:07

Torino, la Mole si illumina per i 10 anni della Missione Fermi

Dall’11 al 13 giugno un’opera di Luca Pozzi sarà proiettata sul simbolo della città. In programma iniziative per il decennale dalla missione Nasa

Torino, la Mole si illumina per i 10 anni della Missione Fermi

Si chiama “The Third Eye Prophecy” ed è un’opera realizzata dall’artista milanese Luca Pozzi, ispirata all’immagine simbolo del cielo gamma svelato dalla missione Fermi. Sarà la Mole Antonelliana a ospitare una proiezione di questo lavoro dall’11 al 13 giugno, nell’ambito degli eventi dedicati ai primi 10 anni di osservazione del progetto promosso dalla Nasa, intitolato allo scienziato italiano, realizzato in collaborazione con ASI - Agenzia Spaziale Italiana, Inaf - Istituto Nazionale di Astrofisica e Infn - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

L’illuminazione della Mole sarà il preludio di diverse iniziative, che dureranno un anno, coordinate da Infn Torino con Associazione CentroScienza Onlus, Città di Torino e Iren. Dall’11 al 15 giugno, il Polo di Biotecnologie ospiterà la conferenza scientifica “Fermi@10 - Bazar and Beyond”, per fare il punto sulla conoscenza delle galassie attive ottenuta grazie alle osservazioni della Missione Fermi e dei telescopi. L’11 giugno, giorno in cui, nel 2008, la missione partì, si terrà anche il Fermi Open Day a Roma.

“Una caratteristica di questo progetto – ha spiegato Paola Pisano, assessora all’innovazione del Comune di Torino – è la curiosità, ed è ciò che spinge soprattutto i giovani a superare i limiti. Altro aspetto importante è la collaborazione tra enti diversi tra loro, per passare da un'idea alla realtà”.

“La Mole – ha aggiunto il giornalista Piero Bianucci – ha mantenuto il proprio ruolo scientifico, dopo la serie di Fibonacci ora ospita Fermi, che ha spalancato le finestre del cielo gamma”.

Angelo Olivetti, direttore di Infn Torino, ha poi sottolineato: “Questo è un modo di avvicinare il grande pubblico alla scienza, anche usando linguaggi diversi da quello proprio del mondo scientifico, come l’arte”. Il discorso si lega anche al rapporto con le scuole, in particolare le medie inferiori, “fondamentale per stimolare nei ragazzi una corretta mentalità scientifica”.

“Fermi è un osservatore di scala importante – ha concluso Luca Latronico, coordinatore nazionale di Infn per Fermi – e ha contenuto tecnologico che arriva dall’esperienza decennale di Infn. È in grado, poi, di fare dei video, non solo fotografie, lo strumento ha una enorme sensibilità ed è estremamente longevo. I dati di Fermi sono pubblici e ci affacciamo a una nuova era di osservazione multimessaggero”.

Paolo Morelli

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