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Collegno-Rivoli-Grugliasco | 19 giugno 2018, 17:46

Tav, Boeti: "Estendere il progetto low cost anche alla Bassa Valle usando la linea storica"

Il presidente del Consiglio regionale: "In questa maniera si salvaguarderebbe la collina morenica e la zona di Buttigliera Alta, Rivoli e Rivalta". La replica di Francesca Frediani (M5S)

Tav, Boeti: "Estendere il progetto low cost anche alla Bassa Valle usando la linea storica"

Torino-Lione, avanti tra aggiustamenti e (possibili) modifiche. Per esempio, per quanto riguarda il percorso che interessa la Bassa val di Susa, dove il progetto low cost potrebbe essere prezioso per salvaguardare alcune zone (compresa quella di Rivoli) e risparmiare risorse. E' il messaggio che ha voluto mandare Nino Boeti, presidente del Consiglio Regionale del Piemonte : "Il tunnel di base della nuova linea ferroviaria Torino-Lione non può più essere messo in discussione, questo deve essere chiaro: c’è un accordo internazionale, ci sono obblighi che impegnano l’Italia, ci sono lavori importanti già realizzati - chiarisce Boeti -. Ciò detto, credo si debba riaprire la discussione sul percorso relativo alla tratta nazionale del Tav, che sarebbe finanziato da risorse nazionali e che prevederebbe il collegamento da Buttigliera Alta all’Interporto di Orbassano".

"Credo che l’idea avanzata dall’allora ministro Delrio, ovvero il progetto low cost che prevede l’utilizzo della linea storica - prosegue il presidente del Consiglio Regionale - dovrebbe essere presa in considerazione anche per la bassa Valle di Susa, ovvero il territorio che interessa Buttigliera Alta, Rivoli, Rivalta e la collina morenica. Stiamo parlando di un patrimonio ambientale di grande pregio, un’area completamente coltivata e che sarebbe inevitabilmente compromessa dall’opera".

"L’investimento di 2 miliardi di euro previsto per realizzare questo tunnel - conclude Boeti - potrebbe essere destinato alla riqualificazione e alla messa in sicurezza delle nostre valli (decisione che spetta al Governo, trattandosi di risorse nazionali). Una volta completato il tunnel di base potremo verificare se le previsioni sull’aumento del traffico su rotaia troveranno conferma e, allora, dati alla mano, valutare come procedere nel percorso dalla stazione internazionale di Susa verso Torino. Credo che si tratterebbe di una giusta mediazione tra la necessità di confermare i nostri impegni internazionali con la Francia e le esigenze dei cittadini dei nostri territori".

Questa la replica da parte di Francesca Frediani (M5S): "Sulla TAV Boeti fa proposte dal chiaro sapore pre elettorale iscrivendosi per primo al club NI TAV. Guarda caso non vuole la tratta nel proprio orticello, a Rivoli e dintorni, mentre il resto della Val di Susa potrebbe essere tranquillamente devastato da cantieri e trivelle. Per noi invece tutto il territorio, senza distinzioni, deve essere tutelato da questa opera inutile e devastante". 

"La sua è una posizione strumentale che parte da un presupposto sbagliato: l'intoccabilità della tratta internazionale", prosegue la Frediani. "I trattati sono fatti per essere modificati, ed è proprio questo il nostro obiettivo. In tal senso abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta portando avanti il Ministro Toninelli".

"Comunque visti i suoi nuovi posizionamenti invitiamo Boeti, in qualità di cittadino Rivolese, ad adoperarsi con coerenza per l'uscita immediata del suo Comune dall'Osservatorio TAV di Foietta che sostiene lo scempio economico ed ambientale contro il quale si è appena pronunciato. E in qualità di esponente del PD condividendo con i propri colleghi di partito i giudizi sul devastante impatto del TAV in territori che sono “un patrimonio ambientale di pregio", conclude la Frediani.

M.Sci

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