Oggi in aula l’Assessora Cerutti ha risposto all’interrogazione urgente del consigliere di Liberi e Uguali Marco Grimaldi sul rischio di chiusura della mensa universitaria Borsellino.
La mensa, situata nella Cittadella Politecnica (dove, secondo i dati più recenti, viene consumata più della metà dei pasti delle mense EDISU di tutto il Piemonte) e operante come esercizio convenzionato al fianco delle mense universitarie date in appalto da EDISU, garantisce quasi 500 pasti ogni giorno e circa 100mila in un anno.
Si tratta di un numero importante, che nell’ultimo anno e mezzo è aumentato significativamente (41,5%) in risposta alle nuove tariffe approvate dalla Regione Piemonte con l’esplicito obiettivo di incentivare l’utilizzo delle mense stesse. Dopo che, nel 2012/13, la tariffa del pasto intero era stata aumentata di 1 euro per tutti, nel 2016/17 è stata infatti ridotta di 1 euro per la 1° fascia e dai 0,40 euro agli 0,80 euro per le altre fasce eccetto la 6°; ciò ha prodotto nell’anno accademico 2016/17 un aumento complessivo dell’utilizzo delle mense universitarie del 46% rispetto al 2015/16. Tale politica ha prodotto pertanto numerosi vantaggi per gli studenti e ha ricondotto verso un cammino di crescita il servizio di ristorazione EDISU.
Il 31 luglio del 2018, tuttavia, giungeranno a scadenza sia il contratto di affitto tra il gestore della struttura e la società proprietaria – che ha in concessione tutta la residenza Borsellino – sia la convenzione con EDISU.
La scadenza è nota da tempo, tuttavia il futuro della mensa è ancora incerto. Il rischio concreto è la chiusura della mensa Borsellino, il che significherebbe lasciare 500 studenti senza pasto e 10 dipendenti senza lavoro. Se la mensa chiudesse, inoltre, tutti gli studenti del Politecnico e gli ospiti delle residenze Borsellino, Mollino e Codegone, sarebbero costretti a riversarsi su un’unica struttura di ristorazione, la mensa Castelfidardo, già oggi pesantemente congestionata; ciò comprometterebbe irrimediabilmente la tenuta del servizio di ristorazione nell’area della Cittadella Politecnica.
I rappresentanti degli studenti di Alter.POLIS e Studenti Indipendenti hanno chiesto con estrema urgenza la convocazione di un tavolo di lavoro con tutte le istituzioni a vario titolo coinvolte: Regione Piemonte, EDISU e Politecnico di Torino. A sua volta la CGIL ha chiesto a Regione Piemonte, Edisu, Politecnico di Torino, “l'apertura di un confronto che coinvolga tutte le parti interessate, a partire dai lavoratori e dalle associazioni studentesche, utile a cercare ogni possibile soluzione per non disperdere questo patrimonio dell'offerta formativa universitaria torinese e per tutelare i posti di lavoro ad esso legati".
Rispondendo a Grimaldi, l’Assessora ha dichiarato che “avvierà un tavolo di confronto con l’EDISU e il Politecnico di Torino, al quale saranno invitate anche le organizzazioni sindacali e le associazioni studentesche, al fine di valutare le ricadute della chiusura della mensa sul servizio di ristorazione, nonché le prospettive occupazionali dei lavoratori”.
“La popolazione universitaria torinese è in continua crescita, interessata ogni anno di più dalla presenza di studenti fuori sede, provenienti da ogni parte di Italia e del mondo e nei prossimi anni è previsto un ulteriore sviluppo della Cittadella Politecnica” – dichiara Grimaldi. – “Per uno studente, tanto più se fuori sede, un'offerta di ristorazione è un elemento discriminante per un'effettiva esigibilità del diritto allo studio. Il 31 luglio è alle porte: mi aspetto che la Regione trovi il modo di evitare la chiusura di un servizio indispensabile per la comunità studentesca piemontese e la perdita del posto di lavoro per dieci persone”.