/ Politica

Politica | 26 giugno 2018, 17:24

Diritto allo studio, Grimaldi (LeU): "La mensa Borsellino non deve chiudere"

L'assessore Cerutti: "Avvierò un tavolo di confronto con Edisu e Politecnico per valutare le ricadute della chiusura della mensa sul servizio di ristorazione, nonché le prospettive occupazionali dei lavoratori"

Foto tratta dalla pagina Facebook "Info Borsisti Edisu Piemonte"

Foto tratta dalla pagina Facebook "Info Borsisti Edisu Piemonte"

 

Oggi in aula l’Assessora Cerutti ha risposto all’interrogazione urgente del consigliere di Liberi e Uguali Marco Grimaldi sul rischio di chiusura della mensa universitaria Borsellino.

La mensa, situata nella Cittadella Politecnica (dove, secondo i dati più recenti, viene consumata più della metà dei pasti delle mense EDISU di tutto il Piemonte) e operante come esercizio convenzionato al fianco delle mense universitarie date in appalto da EDISU, garantisce quasi 500 pasti ogni giorno e circa 100mila in un anno.

Si tratta di un numero importante, che nell’ultimo anno e mezzo è aumentato significativamente (41,5%) in risposta alle nuove tariffe approvate dalla Regione Piemonte con l’esplicito obiettivo di incentivare l’utilizzo delle mense stesse. Dopo che, nel 2012/13, la tariffa del pasto intero era stata aumentata di 1 euro per tutti, nel 2016/17 è stata infatti ridotta di 1 euro per la 1° fascia e dai 0,40 euro agli 0,80 euro per le altre fasce eccetto la 6°; ciò ha prodotto nell’anno accademico 2016/17 un aumento complessivo dell’utilizzo delle mense universitarie del 46% rispetto al 2015/16. Tale politica ha prodotto pertanto numerosi vantaggi per gli studenti e ha ricondotto verso un cammino di crescita il servizio di ristorazione EDISU.

Il 31 luglio del 2018, tuttavia, giungeranno a scadenza sia il contratto di affitto tra il gestore della struttura e la società proprietaria – che ha in concessione tutta la residenza Borsellino – sia la convenzione con EDISU.

La scadenza è nota da tempo, tuttavia il futuro della mensa è ancora incerto. Il rischio concreto è la chiusura della mensa Borsellino, il che significherebbe lasciare 500 studenti senza pasto e 10 dipendenti senza lavoro. Se la mensa chiudesse, inoltre, tutti gli studenti del Politecnico e gli ospiti delle residenze Borsellino, Mollino e Codegone, sarebbero costretti a riversarsi su un’unica struttura di ristorazione, la mensa Castelfidardo, già oggi pesantemente congestionata; ciò comprometterebbe irrimediabilmente la tenuta del servizio di ristorazione nell’area della Cittadella Politecnica.

I rappresentanti degli studenti di Alter.POLIS e Studenti Indipendenti hanno chiesto con estrema urgenza la convocazione di un tavolo di lavoro con tutte le istituzioni a vario titolo coinvolte: Regione Piemonte, EDISU e Politecnico di Torino. A sua volta la CGIL ha chiesto a Regione Piemonte, Edisu, Politecnico di Torino, “l'apertura di un confronto che coinvolga tutte le parti interessate, a partire dai lavoratori e dalle associazioni studentesche, utile a cercare ogni possibile soluzione per non disperdere questo patrimonio dell'offerta formativa universitaria torinese e per tutelare i posti di lavoro ad esso legati".

Rispondendo a Grimaldi, l’Assessora ha dichiarato che “avvierà un tavolo di confronto con l’EDISU e il Politecnico di Torino, al quale saranno invitate anche le organizzazioni sindacali e le associazioni studentesche, al fine di valutare le ricadute della chiusura della mensa sul servizio di ristorazione, nonché le prospettive occupazionali dei lavoratori”.

“La popolazione universitaria torinese è in continua crescita, interessata ogni anno di più dalla presenza di studenti fuori sede, provenienti da ogni parte di Italia e del mondo e nei prossimi anni è previsto un ulteriore sviluppo della Cittadella Politecnica” – dichiara Grimaldi. – “Per uno studente, tanto più se fuori sede, un'offerta di ristorazione è un elemento discriminante per un'effettiva esigibilità del diritto allo studio. Il 31 luglio è alle porte: mi aspetto che la Regione trovi il modo di evitare la chiusura di un servizio indispensabile per la comunità studentesca piemontese e la perdita del posto di lavoro per dieci persone”.

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium