La Circoscrizione 7 vuole tenere alta l’attenzione sulla linea 2 della Metropolitana torinese. In linea con le perplessità della Circoscrizione 6, che qualche settimana fa ha approvato un’interpellanza alla sindaca chiedendo di far partire i lavori della seconda linea da Barriera di Milano, anche l’Aula di corso Vercelli ha ribadito l’importanza di valorizzare la parte Nord della città.
Di recente, infatti, era circolata l’ipotesi di far partire i lavori dall’area Tne di Mirafiori, dove verrebbe costruito il deposito dei treni. Questo significherebbe portare la metro a Torino Nord soltanto al termine dei lavori, una prospettiva che, viste le tempistiche della Linea 1, preoccupa parecchio.
“La scelta del tracciato di una linea metropolitana – si legge nell’odg approvato ieri sera a maggioranza, con i soli voti contrari del Movimento 5 Stelle – deve essere una scelta in primis politica, rispondente a una visione di lungo termine di sviluppo di un pezzo di città, non demandata ai tecnici di una società di progettazione”. Come, in effetti, è accaduto con l’ipotesi Tne, proposta dai tecnici di Systra, la società che ha in carico l’attuale fase progettuale.
“Il trincerone ferroviario lungo le vie Gottardo e Sempione – prosegue il documento –, nell’ipotesi che il tracciato parta da Sud, resterebbe per anni in condizione di degrado, utilizzato in molti punti come discarica abusiva. Il capolinea in corrispondenza della stazione Rebaudengo-Fossata (area Parco Sempione, ndr) consentirebbe un efficiente collegamento con il Servizio Ferroviario Metropolitano, con l’aeroporto di Caselle, con la stazione ferroviaria Porta Susa e quindi con le linee ad Alta Velocità”.
In particolare, secondo la Circoscrizione 7, l’utilizzo del trincerone e dell’ex Scalo Vanchiglia (oggi ancora vuoto e abbandonato), consentirebbe di abbattere i costi e ridurre i tempi di realizzazione. “L’avvio del cantiere nella zona Sud di Torino – conclude il documento approvato e inviato al Comune – significherebbe che sul territorio della 7 avremmo la linea 2 in servizio non prima del 2035, risorse economiche permettendo”.