/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 15 luglio 2018, 15:25

Giochi di politiche monetarie

Europa e Stati Uniti stanno accelerando una spaccatura che potrebbe avere delle conseguenze indesiderate su entrambi I fronti.

Giochi di politiche monetarie

 

Europa e Stati Uniti stanno accelerando una spaccatura che potrebbe avere delle conseguenze indesiderate su entrambi I fronti. Nonostante questa divisione sempre più evidente e il logoramento dei rapporti con i principali partner commerciali, il Regno Unito sceglie di proseguire con le trattative Brexit.  

Come abbiamo potuto notare fin dagli ultimi mesi la spaccatura tra Stati Uniti ed Europa non fa che aumentare. Se all'inizio erano soltanto parole grosse e mormorii, sia da una parte che dall'altra, ad oggi siamo arrivati ad una spaccatura decisamente più profonda. Recentemente alcuni siti hanno riportato come l'Unione Europea stia attuando una politica di tariffe economiche verso gli Stati Uniti.  questo innalzamento delle tariffe è una delle più consuete risposte all'innalzamento delle tariffe attuato dal governo americano. Sfortunatamente, il gioco dei dazi doganali è un gioco lose-lose, ossia una situazione in cui entrambi i giocatori avranno delle perdite superiori rispetto alla situazione iniziale. Questa ipotesi, oltre ad essere teorizzata nella teoria dei giochi, è anche stata verificata in precedenti casi in cui politiche economiche simili sono state adottate. Alcuni indici, come lo UK 100 non sembrano essere influenzati da questi fattori, ma è ancora presto per giudicare.

Abbiamo imparato dalla storia?

Nonostante dovremmo imparare dalla storia, quello che è successo non ha nulla di straordinario. Gli Stati Uniti hanno innalzato delle tariffe sulle importazioni che vanno a danneggiare il commercio con l'Unione Europea e l'Europa ha reagito con altre tariffe sulle importazioni dagli Stati Uniti andando a penalizzare il mercato americano. In questo gioco entrambi le potenze economiche avranno una perdita che non beneficerà nessuna delle due.

Nel breve e medio periodo gli effetti si vedranno sui listini internazionali come S&P500, FTSE MIB, CAC 40, EUROSTOXX e UK 100. Nonostante sia possibile aspettarsi un effetto su ognuno di questi listini e su altri, l'impatto su ciascuno di loro sarà differente. Prendiamo in considerazione UK 100, per esempio.

Il caso del Regni Unito fra dazi e Brexit

Nel caso di questo listino non si può certo affermare che la situazione sia rosea. Il Regno Unito si trova schiacciato tra scelte economiche aggressive di partner commerciali di primaria importanza. Prendiamo in considerazione i due partner più importanti per il Regno Unito: l'Europa e gli Stati Uniti.

  • Dal punto di vista europeo, Il Regno Unito può ancora godere di un mercato unico estremamente importante. Tuttavia con la scelta relativa alla Brexit non è detto che questo sarà ancora valido nei prossimi mesi o anni. Recentemente, l’Economist ha dichiarato che l’UE sta digestendo la situazione gradualmente ma non nasconde forti perplessità sulla situazione con i confini irlandesi. Da questo punto di vista, nemmeno la situazione con i confini scozzesi può essere considerata alla leggera.
  • Se consideriamo la politica tariffaria degli Stati Uniti, è inevitabile che l'effetto di una tale scelta economica avrà un impatto negativo sull'economia del Regno Unito. Questo effetto, come già detto, non è esclusivo sul Regno Unito ma avrà un impatto notevole.

 

All'interno di questo scenario economico il Regno Unito si trova a subire politiche commerciali poco convenienti dai due principali partner commerciali. Come si può immaginare la ripercussione principale nel breve e medio periodo andrà ad affliggere lo UK 100.

Lo UK 100 riflette il prezzo azionario delle 100 aziende britanniche con la più grande capitalizzazione di mercato. Chiaramente, molte di loro, se non tutte, esportano verso mercati esteri e ottengono una buona parte del loro fatturato grazie all'esportazione o al operare in paesi esteri rispetto al Regno Unito. Qualora l'esportazione dovesse ridursi È naturale aspettarsi una contrazione del fatturato che in conclusione andrebbe ad impattare negativamente sullo UK 100.

Altri effetti Brexit?

Oltre al possibile impatto negativo di politiche doganali restrittive il Regno Unito sta già subendo l'impatto negativo della scelta Brexit. Il valore della Sterlina si è ridotto, e nonostante questo possa andare a compensare parzialmente una potenziale riduzione dell'esportazione dovuta ai dazi, renderà molto più difficile comprare prodotti esteri per il Regno Unito.

 

Oltre a quanto già detto si potrebbe considerare il caso di molte aziende finanziarie e non che considerano la possibilità di spostare uffici principali all'estero all'interno dell'Unione Europea per avere una presenza importante in un mercato unico così rilevante. L'effetto di queste scelte potrebbe essere devastante su molte persone che perderebbero il lavoro. Ci si potrebbe anche aspettare un movimento di capitali e risorse umane verso l'Europa continentale che avrebbe un effetto decisamente più grave nel lungo periodo tanto da poter arrivare a deprimere l'economia inglese. Tutto questo può difficilmente venire riassunto dallo UK 100. Tuttavia ci possiamo aspettare che l'indice verrà influenzato da queste manovre monetarie e da queste scelte politiche nel breve e medio periodo. Il movimento dei capitali e la capacità di attrarre Talenti faranno il resto nel lungo periodo.

In breve ci potremmo aspettare un impatto sui seguenti fattori:

·         Valuta

·         Spostamento di imprese e lavoratori

·         Spostamento di capitali

 

Per alcuni potrebbe rivelarsi il momento ideale per andare short sullo UK 100, per altri potrebbe sembrare una follia. Quello che possiamo affermare è che i giochi sono ancora aperti e il tavolo delle trattative è sempre pronto ad offrire sorprese anche agli investitori più esperti.

 

informazione pubblicitaria

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium