"L'area a Mirafiori di TNE non è più a disposizione per un'eventuale deposito della futura linea metro 2 perché è stato trovato un acquirente: non possiamo bloccare la vendita." È arrivata questo pomeriggio, per bocca dell'assessore ai trasporti Maria Lapietra in occasione di una commissione dedicata all'infrastruttura, la doccia gelata per gli abitanti della zona sud di Torino che speravano di vedere partire da qui il tracciato della futura metro 2.
"Nè a nord, né a sud", ha proseguito Lapietra, "abbiamo quindi i depositi, ma li stiamo cercando nei Comuni limitrofi che saranno interessati dai prolungamenti."
Sul tracciato l'assessore ai trasporti ha ribadito che sull'estensione non c'è ancora nulla di definitivo, ma l'idea è di "creare un'infrastruttura ad X che è più sfruttabile".
L'ipotesi è di elaborare due tracciati, che si sovrappongono e condividano la parte centrale per poi dividersi. Il primo collegherà l'interporto Pescarito con Orbassano, mentre il secondo Bengasi con Rebaudengo. Le due linee avranno dunque in comune il tratto tra Zappata e Tabacchi, che fungeranno da stazione di scambio rispettivamente a sud e a nord. I treni in questa porzione avranno una frequenza di circa un minuto e mezzo, mentre nelle diramazioni per Pescarito, Orbassano, Rebaudengo e Bengasi di tre minuti. Quest'ultima permetterà anche l'incrocio con la linea metro 1, oltre a quello di Porta Nuova.
Lapietra ha spiegato poi che l'obiettivo non sia di chiudere "ad uncino" il tracciato a Rebaudengo, ma elaborare una soluzione che permetta un'eventuale proseguimento verso la zona nord ovest della cintura.
Proprio quest'ultima stazione è stata definita dai Presidenti delle Circoscrizioni 6 e 7 - Carlotta Salerno e Luca Deri- e dalla Presidente Commissione Trasporti Regione Nadia Conticelli: "il vero nodo infrastrutturale per la linea due della metropolitana, oltre che la porta dell’area metropolitana nord." "Una concreta opportunità di sviluppo e riqualificazione", aggiungono i tre, "agli occhi dei quattrocentomila cittadini della zona, dove il disagio si respira a pelle".
