Il presidente della Camera di Commercio di Torino, Vincenzo Ilotte, ha scritto una lunga lettera indirizzata al Premier Giuseppe Conte.
Obiettivo: spiegare le ragioni per cui la Tav è importante e indurre il Governo a portare a termine l'opera, invece di bloccare tutto, come vorrebbe una parte della compagine. Questo, di seguito, il testo della missiva: "Signor Presidente, in questo momento di necessità e di incredibile urgenza, sono qui a presentarLe il sostegno incondizionato e totale alla nuova linea Torino-Lione".
"Il tutto, riportando qui con consapevolezza e trasparenza le posizioni delle associazioni di categoria torinesi di A.P.I., APARC-USARCI, Ascom, Coldiretti, Collegio Costruttori Edili-ANCE Torino, Confagricoltura, C.A.S.A., Confartigianato, CNA, Confederazione Italiana Agricoltori, Confcooperative Piemonte Nord, Confesercenti, Legacoop Piemonte, Unione Industriale, che compongono il Consiglio della Camera di commercio di Torino e che rappresentano il settore produttivo ed economico locale".
"Un appoggio alla nuova linea che viene ormai da lontano, da quando come Camera di commercio del territorio, fin dal 1996 abbiamo testimoniato - promuovendo studi e dati, con competenza ed efficacia - la necessità di dotare il Piemonte e l’Italia di un’infrastruttura strategica per lo sviluppo. In questi anni abbiamo sostenuto appelli pubblici, abbiamo ricevuto le dichiarazioni positive del sistema camerale nazionale e di tutte le associazioni di categoria che hanno voluto l’avvio della linea Torino-Lione".
"Si è sempre legittimato il metodo del confronto con le istanze locali, privilegiando l’ascolto, senza perdere di vista l’obiettivo strategico della costruzione di un’infrastruttura secondo gli standard europei contemporanei, in grado di contribuire efficacemente alla competitività del territorio e dell’Italia per far parte del corridoio Mediterraneo e dell’Europa del futuro".
"Il nostro territorio economico ha voluto e ottenuto, di fronte a tutta l’Unione Europea, la nuova linea, convinto che le ricadute economiche coinvolgono già da ora e direttamente l’intero tessuto produttivo locale e nazionale: dalle industrie manifatturiere alle piccole e medie imprese artigianali, commerciali, turistiche, immobiliari e agricole".
"La linea Torino-Lione non consuma il territorio, ma anzi riconquista l’esistente attraverso interventi ecosostenibili di valorizzazione dei centri urbani e delle aree verdi. Nel rappresentare in questa sede tutto il mondo produttivo ed economico del territorio, chiedo al Governo il proseguimento dell’attività sulla nuova linea, in maniera univoca e senza incertezze: l’isolamento e la conseguente “felice decrescita” non sono per noi un’opzione".
"Certo che non vorrà sprecare questa opportunità di sviluppo per il nostro territorio, e non solo, e che avrà il coraggio e la capacità di valutare in un’ottica di lungo termine le positive ricadute economiche, mi è gradito esprimerLe i miei migliori sentimenti".