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Politica | 28 settembre 2018, 20:11

Elezioni regionali, Chiamparino: "Io ci sono perché sono convinto che ce la possiamo fare"

Alla direzione regionale del Partito Democratico, il presidente incassa la fiducia per la sua ricandidatura. E critica chi gli aveva chiesto di partecipare alle primarie

Elezioni regionali, Chiamparino: "Io ci sono perché sono convinto che ce la possiamo fare"

"Io ci sono perché sono convinto che ce la possiamo fare". Con queste parole il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha chiuso il suo intervento alla direzione regionale del Partito Democratico, che si è svolta questo pomeriggio in via Masserano. All'ordine del giorno appunto la sua ricandidatura alla guida della coalizione di centrosinistra per le prossime elezioni regionali.

In apertura del dibattito la presidente dell’assemblea regionale Giuliana Manica ha letto il documento della direzione regionale nel quale si evidenziava come la "candidatura di Sergio Chiamparino" fosse "la migliore proposta per promuovere il rilancio del Piemonte e del Nord Ovest e scongiurare così i rischi di una marginalizzazione della Regione nelle dinamiche di sviluppo del Paese".

"Questo ordine del giorno - ha commentato Chiamparino - da un lato mi onora, dall'altro mi carica responsabilità a cui non intendo sottrarmi". "Il contributo più utile che posso dare alla sinistra - ha proseguito il Governatore - è cercare di vincere".

Chiamparino non ha mancato però di riservare delle stoccate agli avversari "interni" del Partito Democratico. "È abbastanza contraddittorio - ha osservato - che ad un sindaco o presidente uscente si chieda di partecipare alle Primarie".

Parlando poi della nuova legge elettorale proposta dal capogruppo regionale del Pd Domenico Ravetti - ad oggi in stallo a causa della contrarietà di alcuni esponenti dem - il Presidente ha commentato: "Le 3 modifiche proposte dal gruppo sono sacrosante: quella di genere è ovvia, mentre la questione della rappresentatività dei territori è decisiva".

L'ordine del giorno è stato votato quasi all'unanimità dei presenti.

Cinzia Gatti

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