La Lega attacca l’Arci, Grimaldi (SI-LeU): "La discriminazione al contrario è solo una menzogna"

Oggi la Lega, attraverso le parole del capogruppo in Consiglio Comunale Fabrizio Ricca, ha attaccato l'Arci di Torino per lo sconto sull'iscrizione ai rifugiati. Secondo Ricca l’associazione, che da sempre si occupa di assistenza ai rifugiati e pratiche di integrazione, avrebbe “deciso di improntare la sua nuova campagna abbonamenti all'insegna della discriminazione del ‘diverso’", ovvero l’italiano.

L'Arci intitola la campagna di tesseramento di quest'anno “Più cultura, meno paura". Ed è una libera associazione culturale che nel suo statuto annovera tra l'altro "lo sviluppo di forme di prevenzione e di lotta all'esclusione, al razzismo, alla xenofobia, all'intolleranza, al disagio, all'emarginazione, alla solitudine".

“Torna il leitmotiv della ‘discriminazione al contrario’ nei confronti degli italiani. Lo tirano fuori quando si parla di accesso degli stranieri alle case popolari, quando un museo apre le sue porte alla cultura musulmana, quando un'associazione avvia un percorso di inclusione dei rifugiati” – dichiara il Segretario di Sinistra Italiana Marco Grimaldi. – “Vuole sempre solo dire la stessa cosa, che non è ‘prima gli italiani’ ma ‘solo gli italiani’. Perché sanno benissimo, costoro, che dove c'è un deficit di integrazione ed eguaglianza bisogna agire con politiche e interventi attivi. Non li vogliono, tutto qui. Avessero almeno il coraggio di dire la verità. Per fortuna i soci Arci, come i visitatori del Museo Egizio, lo capiscono bene e non si indignano, se non con Salvini e Co”.