Sono circa cinquecento i visitatori che questo pomeriggio hanno varcato le soglie di Palazzo Lascaris, sede dell'Assemblea legislativa piemontese, aperto al pubblico, con ingresso gratuito, in occasione di Portici di carta.
Il programma ha offerto la possibilità di partecipare a numerose visite guidate alle sale auliche del Palazzo, significativo esempio di dimora signorile della Torino barocca che - pur rimaneggiato nei secoli - ha mantenuto le caratteristiche originali: dallo scenografico atrio a quattro campate con antiche colonne marmoree allo scalone d’onore, dagli aerei loggiati. Ad alcune di esse ha preso parte, portando il proprio saluto, il presidente del Consiglio regionale Nino Boeti.
Grande rilievo è stato dato alla storia e alle tradizioni dell’Afghanistan, protagonista della mostra allestita al piano terra, in galleria Carla Spagnuolo, "Dall’Afghanistan all’Italia. I tappeti della guerra russo-afghana 1979-1988”. Si tratta di rari e straordinari documenti dal forte impatto visivo realizzati da manifatture nomadi e di villaggio dopo l’invasione sovietica del Paese, caratterizzati da un unicum decorativo che affianca motivi tradizionali a stilizzazioni di aerei, carri armati, fucili ed elicotteri dalle brillanti cromie. I tappeti provengono dalla collezione torinese di Luca Brancati, che ha accompagnato i visitatori lungo il percorso espositivo avvalendosi anche delle testimonianza di Farhad Bitani, divulgatore e socio fondatore del Global Afghan Forum.
Nel cortile d’onore del Palazzo si è svolta una dimostrazione di tessitura con un telaio tradizionale, a cura di Marcela Bergnesi, mentre tutt’intorno hanno risuonato le note di motivi mediorientali.
In Sala dei Presidenti si è potuto assistere a Fotografie dall’Afghanistan, una testimonianza di Silvestro Pascarella, giornalista de La Prealpina.
Durante tutta la manifestazione sia a Palazzo Lascaris sia all’Ufficio relazioni con il pubblico di via Arsenale 14/g si è tenuto il Book afternoon, con libri dedicati al Piemonte in distribuzione gratuita.