In Piemonte annualmente si spendono 5 miliardi di euro in gioco d'azzardo, di cui 1 miliardo a Torino e provincia. Nella nostra regione è in forte aumento quello online (+22%), con un giro d'affari di un miliardo di euro. Cifre che sono state presentate durante la commissione regionale sulla legge per contrastare la ludopatia, che ha limitato di molto il gioco d'azzardo, vietando le slot nei bar e nelle sale vicine a luoghi sensibili come banche e parrocchie.
Un confronto al quale ha preso parte anche il Generale Giuseppe Grassi del Comando regionale della Guardia di Finanza, che ha fornito i numeri della loro attività. Nel 2017 le Fiamme Gialle hanno effettuato 246 controlli: in 71 sono emerse irregolarità, mentre le persone segnalate sono state 240. Gli accertamenti hanno inoltre portato alla scoperta di 7 punti clandestini e di un giro d'affari "sommerso" da 750mila euro. A settembre 2018 la Finanza ha fatto 236 controlli, di cui 56 sono risultati irregolari. I soggetti segnalati sono stati 440 e l'evasione è stata di 4,5 milioni di euro.
Rispetto alla nuova legge regionale sono state riscontrate 35 violazioni, di cui 22 sulle distanze e 13 sugli orari di apertura. Per la criminalità organizzata è un settore di grandissimo affare, ma fortunatamente in Piemonte non ci sono segnali preoccupanti.