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Attualità | 13 novembre 2018, 16:38

Per il riconoscimento della fibromialgia all’interno del Servizio sanitario nazionale

È quanto ha chiesto all’Assemblea legislativa piemontese la delegazione della sezione torinese dell’Associazione italiana sindrome fibromialgica Onlus ricevuta oggi a Palazzo Lascaris

Per il riconoscimento della fibromialgia all’interno del Servizio sanitario nazionale

Attivarsi per far sì che la sindrome fibromialgica venga riconosciuta all’interno del Servizio sanitario nazionale e, in attesa che questo accada, prevederne almeno il riconoscimento a livello regionale. È quanto ha chiesto all’Assemblea legislativa piemontese la delegazione della sezione torinese dell’Associazione italiana sindrome fibromialgica Onlus ricevuta oggi a Palazzo Lascaris.

L’incontro è stato presieduto dal presidente del Consiglio regionale Nino Boeti alla presenza del consigliere segretario Giorgio Bertola e del presidente della Commissione Sanità Domenico Rossi; sono intervenuti i componenti dell’Associazione Davide Mensio Caterina Marsaglia che hanno sottolineato come il mancato riconoscimento ricada sui pazienti e sulle loro famiglie, sia per quanto riguarda le prestazioni sanitarie e l’acquisto dei farmaci, sia a livello lavorativo per il riconoscimento dell’invalidità e delle assenze per malattia.

Occasione dell’incontro è stato l’emendamento presentato dal consigliere Roberto Ravello (Fdi) al provvedimento “Omnibus” che chiede, appunto, il riconoscimento a livello regionale della fibromialgia e dell’encefalomielite mialgica benigna.

Al termine dell’incontro il presidente Rossi si è impegnato ad accordarsi con l’assessore alla Sanità Antonio Saitta per affrontare in tempi brevi il tema fibromialgia in Commissione. Erano presenti, tra gli altri, i consiglieri Elvio RostagnoValentina Caputo (Pd), Davide Bono (M5s) e Stefania Batzella (Mli).

La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscolo scheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce approssimativamente tra 1,5 e 2 milioni di italiani. Interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni sulle ossa e, sebbene possa assomigliare a una patologia articolare, non si tratta di artrite e non causa deformità delle strutture articolari.

comunicato stampa

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