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Viabilità e trasporti | 14 novembre 2018, 15:56

Confindustria Piemonte in visita al cantiere della Tav: "E' un'opera fondamentale". Il ministro Toninelli replica: "I soldi pubblici vanno usati con cura"

Il viaggio a Saint Martin La Porte per ribadire il sostegno "a un cantiere in piena operatività, che impiega oltre 400 persone", sottolinea il presidente Fabio Ravanelli. Concetti ribaditi da Dario Gallina, numero uno dell’Unione industriale di Torino

Confindustria Piemonte in visita al cantiere della Tav: "E' un'opera fondamentale". Il ministro Toninelli replica: "I soldi pubblici vanno usati con cura"

Questa mattina, alle ore 11.30, una delegazione di Confindustria Piemonte ha raggiunto il cantiere di Saint Martin La Porte, nella regione della Savoia in Francia, per osservare direttamente lo stato di attività dello scavo per la realizzazione del tunnel euroalpino della Torino – Lione.

A Saint Martin La Porte è stata realizzata, nella prima fase di attività tra il 2003 e il 2010, una discenderia ed è attualmente in corso lo scavo di un tunnel geognostico che rappresenta, per asse e diametro, i primi 9 km del futuro tunnel di base del Moncenisio. L’avanzamento di questo scavo è arrivato al completamento dei due terzi dei lavori programmati e procede al ritmo 18 mt al giorno in direzione dell’Italia.

Il presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli dichiara: “Come Confindustria Piemonte abbiamo deciso di fare quello che spetterebbe al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, prima di commissionare vaghe analisi costi – benefici, per non spegnere l’attenzione su un’opera che riteniamo fondamentale per la competitività futura del nostro sistema manifatturiero. Andare sul luogo dei lavori, verificare il loro avanzamento, parlare con i responsabili e ragionare sull’impatto infrastrutturale che l’opera avrà sul nostro Paese nel lungo periodo, anziché dire che l’opera non esiste e fare disinformazione”.

“Abbiamo trovato un cantiere in piena operatività – continua Ravanelli – che impiega oltre 400 persone, e che, come ci è stato spiegato, ha superato il 15% del totale degli scavi, pari a 25 km dei 162 previsti. Un’opera che, se venisse fermata, renderebbe inutili 3000 km di Corridoio Mediterraneo, tagliando fuori il cuore produttivo dell’industria italiana dai flussi strategici delle merci".

“In queste settimane – conclude Ravanelli – tutte le categorie economiche piemontesi e decine di migliaia di cittadini hanno fatto sentire la propria voce per dire che la Torino – Lione rappresenta per loro un investimento sul futuro del nostro territorio, un rifiuto a una tendenza alla marginalizzazione e a una certa ideologia di decrescita felice. Ribadiamo il nostro sì al TAV come strumento per connettere persone e merci all’Europa e al mondo, per rendere competitivo il trasporto di merci su rotaia contribuendo a diffondere una cultura ecologica e per sostenere la nostra industria manifatturiera nella competizione sui mercati internazionali”.

Alla visita presso il cantiere di Saint Martin La Porte hanno preso parte: Fabio Ravanelli, Presidente di Confindustria Piemonte e dell’Associazione degli Industriali di Novara, Dario Gallina, Presidente dell’Unione industriale di Torino, Andrea Amalberto, Presidente dell’Unione industriale di Asti, Patrizia Paglia, Presidente di Confindustria Canavese, Umberto Locatelli, presidente dell’Unione industriale del Verbano Cusio Ossola, Giorgio Cottura, Presidente di Confindustria Vercelli Valsesia e rappresentanze di Ance Piemonte e Confindustria e Ance Valle d’Aosta.

“Questa mattina, proprio mentre aveva luogo la conferenza stampa di Paolo Foietta, ero in visita al cantiere TAV di Saint Martin La Porte, che impiega oltre 400 addetti, dove ho potuto constatare di persona l’avanzamento dei lavori, che al momento hanno già superato il 15% degli scavi. Ciò significa che sono già stati scavati circa 25 dei 162 km previsti, e, di questi, oltre 5 appartengono al tunnel di base che sta avanzando verso l’Italia", ha dichiarato Dario Gallina, Presidente dell’Unione industriale di Torino.

"L’utilità dell’opera va valutata non solo in funzione del traffico da e verso la Francia, ma anche nei confronti di Spagna, Portogallo, ed in parte di Belgio e Gran Bretagna: un flusso che incide per oltre il 20% sul nostro export. La TAV è un’opera urgente, in quanto l’attuale traforo del Frejus è assolutamente inadeguato a sostenere il volume di traffico, anche solo nei confronti della Francia. Infatti, il numero di treni che possono transitarvi è estremamente ridotto per questioni di sicurezza e di insufficienza dell’ampiezza della galleria".

"Invito il Ministro Toninelli e la Sindaca Appendino a venire in visita al cantiere verificare natura ed entità dei problemi di collegamento internazionale, di cui  - mi pare - dissertano senza sufficiente nozione di causa. Un Paese che vuole cresce apre nuovi cantieri per realizzare infrastrutture a sostegno dello sviluppo".

"Non chiude, viceversa, quelli già aperti e in avanzata fase di operatività. Inoltre, il margine netto creato dall’investimento  – pari a 970 milioni all’anno – consentirebbe anche di mettere in sicurezza numerose infrastrutture italiane, che ne hanno indubbia necessità, senza per altro gravare sul bilancio dello Stato”.

In serata è poi giunta la replica del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: "Mi sento orgoglioso per lo sforzo che sto facendo con la mia squadra per usare con attenzione i danari pubblici, rispetto a un'opera che dopo decenni di discussioni non ha ancora visto scavare un centimetro del tunnel di base".

"Sono convinto più che mai che in Italia non ci sia bisogno di fare le opere per poter spendere dei soldi, ma sia invece necessario spendere i soldi bene, per fare opere che servono davvero", ha concluso il ministro.

comunicato stampa

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