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Politica | 21 novembre 2018, 17:25

"Inchiesta su presunti concorsi pilotati nella sanità, Saitta e Chiamparino riferiscano in Consiglio"

La richiesta di Davide Bono e Giorgio Bertola (M5S). Sul tema l'intervento anche del deputato Paolo Romano

"Inchiesta su presunti concorsi pilotati nella sanità, Saitta e Chiamparino riferiscano in Consiglio"

Inchiesta presunti concorsi pilotati, Saitta e Chiamparino non possono continuare a tacere. Non hanno speso nemmeno una parola su questa vicenda eppure sono coinvolti direttamente dirigenti nominati dalla Giunta regionale. Pensiamo, ad esempio, al direttore dell'ASL TO3 Boraso, già balzato agli onori delle cronache per un'altra inchiesta della Procura di Torino. 

Chiediamo a Saitta di riferire in Consiglio regionale su questa vicenda, sulle informazioni in suo possesso e su quali azioni intenda mettere in atto. 

Allo stesso tempo è necessario rivedere le norme nazionali per garantire meritocrazia e non la solita “amicocrazia” all'italiana. Il Movimento 5 Stelle farà un'azione di sensibilizzazione con i propri parlamentari e i membri del Governo affinché si arrivi al più presto ad una revisione delle leggi nazionali.

“Mi ritengo molto soddisfatto per aver contribuito, anche in minima parte, a far emergere il Sistema Sanitopoli a Torino che ieri ha portato alla notifica di accuse per 25 indagati che vanno dalla corruzione alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente fino al falso ideologico in atti pubblici. Il 9 ottobre 2015 avevo presentato un’interrogazione parlamentare proprio per fare luce sulla vicenda”, spiega Paolo Romano, deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Trasporti.

“Oggi apprendo che ciò che denunciavamo all’epoca non era altro che la realtà dei fatti. Tre anni fa avevo denunciato che Pierino Santoro, ex direttore generale Atc di Asti, dopo aver sottratto cifre pari a 8,5 milioni di euro dalle casse dell’istituto, incassava una pensione di invalidità dovuta a una “grave forma di ansia e depressione”, continua il deputato Romano. "Oggi dalle indagini emerge un giro d’affari che coinvolge 25 tra docenti, medici e dirigenti della sanità piemontese e che riguarda sei bandi di concorso truccati con prove ad personam, create con l’unico obiettivo di superare i paletti delle assunzioni"

"Da ciò che emerge dalle intercettazioni, i bandi venivano addirittura soprannominati con i cognomi dei candidati scelti. Uno scandalo che ci auguriamo si concluda con condanne esemplari”, conclude il deputato.

comunicato stampa

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