"Lo scorso 29 ottobre il Consiglio Comunale di Torino ha approvato un Ordine del Giorno contro la Torino - Lione. Per 40 giorni un intero mondo ci ha imposto di tornare indietro: noi non abbiamo mai ceduto. Oggi credo ci debba essere riconosciuta l'onestà di aver dato finalmente voce a chi non ne aveva mai avuta." È questo il commento su Facebook della capogruppo comunale del M5S Valentina Sganga a poche ore dalla manifestazione No Tav, che ha raccolto in piazza Castello 50 mila persone.
Una "gioia" per Sganga, a cui deve "seguire una prova di coraggio" del governo. "I ministri, - dichiara - i nostri ministri, fermino subito l'opera."
"Questa massa democratica - aggiunge la capogruppo - non può soggiacere a nessun valore economico. Settantamila persone vanno oltre gli esiti, più che scontati, che potrà produrre la stessa analisi costi/benefici."
"È una questione di giustizia, di civiltà e di democrazia: fermiamo subito il Tav.", conclude la capogruppo.
A poche ore dalla manifestazione interviene anche il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo. "La manifestazione NO TAV, NO TAP, NO MUOS, NO MOSE, NO TERZO VALICO, NO GRONDA DI GENOVA, NO MACRON, - commenta - si è svolta regolarmente e fortunatamente senza incidenti." Secondo l'esponente dem "sarebbe politicamente significativo capire quante delle decine di migliaia di persone che hanno sfilato in realtà fossero i veri NO TAV della Città di Torino."
Da qui la proposta di fare un "referendum cittadino sulla TAV che faccia esprimere direttamente i torinesi e capire da chi hanno intenzione di farsi rappresentare con la fascia tricolore."