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Cultura e spettacoli | 29 gennaio 2019, 11:33

Quando i chirurghi salvavano vite dietro le trincee: nuovo film di Cinemage sulla prima guerra mondiale

Dopo "Storia di un tram", l'associazione torinese propone un documentario sull'evoluzione della medicina, analizzando storicamente le fasi del conflitto e le scoperte scientifiche

Quando i chirurghi salvavano vite dietro le trincee: nuovo film di Cinemage sulla prima guerra mondiale

La storia della medicina bellica durante la prima guerra mondiale, raccontata con l'occhio attento del documentarista e la curiosità del nuovo, dell'inesplorato. È Chirurgia in trincea, il nuovo lavoro in corso d'opera dell'associazione torinese Cinemage, per il quale è partita una raccolta fondi di finanziamento.

Dopo Storia di un tram (realizzato con la collaborazione e il patrocinio di Regione Piemonte, Comune di Torino, Circoscrizione 8, Associazione Torinese Tram Storici, GTT, Istoreto e Film Commission), ecco un secondo esperimento cinematografico che vuole ancora una volta portare alla luce quei "pezzi" di storia poco noti ai più. Non a caso il racconto del quasi leggendario tram 1 aveva riscosso ampio successo catapultando lo spettatore nel fermento culturale della Torino degli anni '30 e svelando quel tessuto resistente che si opponeva al regime fascista, con chicche preziose date dalle testimonianze dirette di Bruno Segre e Massimo Ottolenghi.

Ora l'attenzione si sposta sulla prima guerra mondiale, in particolare l'evoluzione della chirurgia durante il conflitto. Il film vuole analizzare come il periodo '15-'18 abbia significativamente aperto le porte a molte pratiche mediche e chirurgiche, soprattutto nel campo della traumatologia, dell'ortopedia e della neurochirurgia, incidendo anche su altre branche quali la psicoanalisi e la riabilitazione.

Abbiamo apprezzato moltissimo il successo del 'Tram' e volevamo proseguire con l'esperienza dei documentari”, spiega Alessandro Genitori, presidente di Cinemage. "Visitando luoghi specifici come l'archivio del Museo di Anatomia e il Polo del '900 abbiamo scoperto che questo tema in Italia è poco conosciuto. Così abbiamo pensato di raccontarlo dal punto di vista esclusivamente storico, non scientifico".

Una guerra di logoramento, stretta dietro trincee insanguinate, che tuttavia, in mezzo alla devastazione della morte, diede le possibilità a tanti professionisti o giovani studenti di mettere in pratica le proprie conoscenze sul corpo umano per salvare quante più vite possibili.

"Vorremmo mostrare questo lato del conflitto, attraverso testimonianze e immagini  e video d'archivio", dice Genitori. "Il risultato dovrà essere un documentario accessibile a tutti, medici, semplici cuoriosi, studenti".

Il crowdfunding sulla piattaforma www.produzionidalbasso.com (che terminerà tra 90 giorni, con l'obiettivo di raggiungere 10 mila euro), permetterà di sostenere la ricerca storica e l'acquisizione di materiale audio/visivo, oltre alla realizzazione di interviste a storici e professionisti, la veste grafica, le musiche e il montaggio.

Tra le partnership già siglate, il Sistema Museale di Ateneo di Torino, l'AOU Meyer, le Scienze Neurologiche Ospedaliere e l'Associazione Museo Nazionale del Cinema.

"Amiamo le storie, amiamo farle vivere", è uno dei motti di Cinemage. E qui, ancora una volta, la sinergia tra i soci e lo scambio di idee vengono messi sul campo in nome dell'arte e della conoscenza condivisa.

Manuela Marascio

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