Sono venti i ragazzi arrivati quest’anno in Piemonte da tutto il mondo per affiancare docenti italiani nell’insegnamento in aula dell’inglese: è il progetto Teacher Assistant di WEP, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, che continua con grande successo il percorso avviato nel 2013. Circa 15 mila studenti e 200 istituzioni scolastiche sono i numeri accumulati nel corso degli anni, sintomo di una partecipazione costante dai risultati eccellenti.
Il programma di WEP, organizzazione internazionale al servizio delle giovani generazioni, permette a ragazzi e ragazze provenienti da Stati Uniti, Canada, Belgio e Germania di affiancare fino al mese di aprile gli insegnanti di lingua durante le ore di lezione negli istituti inferiori e superiori di tutto il Piemonte.
A Torino gli assistenti stranieri sono arrivati lo scorso 30 gennaio. Durante i tre giorni di “Orientation” hanno visitato la città e partecipato agli incontri di formazione, prima di recarsi nelle scuole di assegnazione.
Così Marina Biancotti, responsabile del progetto: “La presenza di un assistente madrelingua nelle classi costituisce un’importante risorsa nell’insegnamento e nella pratica delle lingue straniere, in particolar modo nei percorsi di studio in cui non è già prevista dal Ministero la figura del conversatore madrelingua. Inoltre i ragazzi vengono ospitati in famiglia, e questa è un’opportunità preziosa per un reciproco scambio culturale e relazionale”.
Oltre a Torino, sono coinvolte anche le province di Alessandria, Cuneo, Verbania e Biella.
In questi anni sono stati più di 200 i teachers arrivati in Italia. Il tutto a titolo esclusivamente gratuito: la formula semplice e la breve durata del progetto permettono infatti di far convergere, tra pubblico e privato, esigenze didattiche e organizzative senza costi aggiuntivi per le istituzioni scolastiche.
Tra le scuole coinvolte, l’istituto comprensivo torinese “Vittorino Da Feltri-Ferme”, nel quartiere Nizza Millefonti. “Grazie ai risultati ottenuti in passato da questo programma c’è stato un costante miglioramento nell’ambito della comunicazione orale – ha commentato il professor Massimo Roccuzzo -. Sicuramente il Teacher Assistant è portatore di una cultura e di un vissuto importante, e spinge, nell’ambito dell’interazione orale, a un impegno significativo per farsi comprendere e interpretare significati e contenuti”.