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Eventi | 13 marzo 2019, 10:18

Gramsci off, secondo appuntamento del ciclo tratteggia i nuovi modi per superare l’idea tradizionale di femminismo

Giovedì 14 alle ore 18.30 presso la Sala ‘900 del Polo

Gramsci off, secondo appuntamento del ciclo tratteggia i nuovi modi per superare l’idea tradizionale di femminismo

 

Parlare di femminismo oggi significa superarne l’idea tradizionale, aprendo il dibattito a temi “alieni”, fortemente intrecciati con concetti come genere, tecnologia, ambiente, globalizzazione e differenze sociali. Un’apertura che ha saputo non solo intercettare, ma persino “codificare” Helen Hester, docente di Teoria dei media e della comunicazione alla University of West London e tra le fondatrici del collettivo femminista Laboriamo Cuboniks, nel saggio Xenofemmismo (Nero Editions), punto di partenza del secondo incontro del ciclo Gramsci Off, promosso dall’istituto Antonio Gramsci e curato da Hamilton Santià, in programma giovedì 14 marzo alle ore 18.30 presso la Sala ‘900 del Polo, con Clara Ciccioni, sociologa e traduttrice del libro di Hester e Elena Viale, giornalista Vice Magazine.

Nel saggio – che prosegue il lavoro iniziato con Xenofeminism: A Politics for Alienation firmato dal collettivo Laboria Cuboniks – Hester analizza un possibile futuro femminista in un mondo sempre più tecnologico e globalizzato. A partire dall’eredità del femminismo degli anni Settanta, l’autrice tratteggia il domani del femminismo, coniando il termine xenofemminismo. Il termine “xeno”, che in greco antico significa “straniero” e già Omero impiegava con l’accezione di “ospite”, “amico straniero”, nella visione di Hester da un lato sottolinea l’identità aliena del movimento, mentre dall’altro amplia l’idea di comunità, aperta (come le strutture e le tecnologie open source che promuove) e inclusiva.

Il saggio propone così una serie di nuove soluzioni, che si prefiggono l’obiettivo di spostare l’attenzione dall’individuo alla comunità che lo circonda. E, come scrive Helen Hester, “il risultato è un femminismo tecnologicamente alfabetizzato e ri(propositivo) che si rivolge ai bisogni sanitari specifici delle persone, anziché a un’idea di genere naturalizzata e dicotomica”. Ingresso libero su prenotazione su Eventbrite

Il prossimo appuntamento del ciclo è giovedì 4 aprile alle ore 18.30 presso la Sala del ‘900 del Polo con Medioevo digitale, per riflettere su come lo spirito critico della sinistra possa affrontare temi e contraddizioni dell’era digitale. Con Corrado Melluso, direttore editoriale di Not, e Giorgio Gianotto, responsabile editoriale presso Istituto della Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani.

 

comunicato stampa

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