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Attualità | 30 marzo 2019, 10:46

Nosiglia: "Famiglie e povertà, dalla politica solo slogan vuoti, senza contenuto reale"

L'intervento dell'arcivescovo in occasione della Giornata della Caritas diocesana: "Non si può dare per carità ciò che è dovuto per giustizia. E non esiste la fede senza le opere"

Nosiglia: "Famiglie e povertà, dalla politica solo slogan vuoti, senza contenuto reale"

"Manca la volontà concreta di una politica che metta la famiglia al centro e non come al solito dia le briciole per la sua promozione e sostegno. Parliamo di accoglienza delle famiglie, ma dal punto di vista politico si tratta di slogan vuoti di contenuto reale, belle parole a cui non seguono scelte concrete conseguenti che affrontino le diverse criticità di cui soffre oggi la famiglia". E' questo uno dei passaggi più importanti dell'intervento che l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, ha fatto nella mattinata di oggi in occasione della Giornata della Caritas Diocesana.

Parole che suonano come gravi e severe, proprio nelle ore in cui - dall'altra parte della Pianura Padana - si tiene un Convegno a forte matrice politica e che porta la famiglia proprio nel suo titolo. Ma che ha creato divisioni e polemiche fin dal suo annuncio. Divisioni che invece Nosiglia vuole superate. "Giustizia e carità è un binomio unitario che va qualificato e promosso. Non si può dare per carità ciò che è dovuto per giustizia per cui la Caritas ha il compito oltre che di collaborare con i servizi sociali dei Comuni e le circoscrizioni in città, le Asl nel campo della sanità, di promuovere quella coscienza critica e positiva in tutte le componenti della nostra società, politici, industriali e uomini di cultura, istituzioni e terzo settore, volontariato laico, che operano sullo stesso territorio per fare rete e aiutarsi a dare risposte concrete e permanenti ai poveri e ad ogni persona e famiglia in difficoltà sia del nostro Paese come di altri portatori di valori, religioni e culture diverse".

E ancora, rivolgendosi ai presenti, l'arcivescovo di Torino ha ricordato come "La Chiesa ha sempre considerato la carità una via privilegiata di educazione e formazione alla fede e alla vita cristiana di ogni credente. Del resto, lo scopo per cui è nata la Caritas nella Chiesa italiana è quello di essere strumento per rinnovare l’azione educativa della Chiesa proprio mediante la carità, considerata via di formazione di mentalità e di stile di vita per il suo esercizio da parte sia di ogni singolo cristiano, sia anche dell’intera comunità cristiana". E ha ricordato anche le parole dell'apostolo Giacomo: "A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere?". "La carità è non solo presente, ma rappresenta un elemento forte e visibile tra i più efficaci. Mi piace chiamarla la “perla preziosa” che ho trovato nelle parrocchie e in moltissimi gruppi, comunità religiose e civili, che si dedicano con un capillare volontariato ad alleviare le sofferenze e i bisogni dei poveri, degli emarginati, degli immigrati, dei senza dimora, dei disabili. Se invece guardiamo alla comunità nel suo complesso, all’utilizzo delle strutture stesse delle parrocchie e di tante comunità, c’è ancora molto da fare per rendere più ampia e capillare l’azione caritativa".

Massimiliano Sciullo

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