Sabato a Torino si sfila per la liberalizzazione della cannabis, il M5S: "Noi a favore, domani consiglio comunale aperto"

Sabato a Torino si sfila per la liberalizzazione della marijuana. L'11 maggio il Coordinamento Piemontese Unitario per la Legalizzazione della Canapa ha infatti organizzato, per il quinto anno consecutivo, "Fuma Parei" con slogan "Libertà di coltivare e diritto all’uso terapeutico, contro le mafie”.

Istanze che gli organizzatori definiscono urgenti alla luce dei "processi di legalizzazione che stanno interessando varie nazioni del mondo (Canada, USA, Portogallo,…) e, dall’altro, sul piano nazionale, le minacce conservatrici dei Ministri Salvini e Fontana ai diritti dei consumatori e dei coltivatori di cannabis, oltre che ai diritti di migranti, donne, popolo LGBT e chiunque non sia allineato con una visione del mondo retriva, intollerante, ottusa e maschilista".

L'appuntamento è fissato alle 15 in piazza Vittorio, da dove alle 16 partirà il corteo con direzione piazza Castello, dove si svolgerà un'assemblea aperta. A seguire festa benefit per sostenere il Coordinamento: l’appuntamento sarà alle ore 23 presso il Circolo Ricreativo e Culturale Occupato dj Giancarlo, ai Murazzi del Po, dove suoneranno i dj Vea, Nerè, Mina e Franky.

Il Movimento 5 Stelle di Torino anche quest’anno aderirà alla manifestazione “Fuma parei”. "Siamo da sempre a favore  - spiegano i consiglieri pentastellati - dell’uso della canapa a scopo industriale, alimentare e non in ultimo terapeutico, ambiti di un’economia verde intorno alla quale si potrebbero già oggi creare centinaia di nuovi posti di lavoro. La strada intrapresa a livello internazionale per noi è quella giusta".

Per questo domani pomeriggio alle 15 è convocato un consiglio comunale aperto sulla cannabis, su proposta del consigliere Federico Mensio, con lo scopo" di aprire un dibattito serio e rigoroso, non basato su posizioni ideologiche e antiscientifiche".

Critico il capogruppo comunale della Lega Fabrizio Ricca che commenta come i "grillini in Sala Rossa siano impegnati a giocare a fare i centri sociali".