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Attualità | 16 maggio 2019, 05:55

Sboccia Casa Giglio, il social housing che aiuta le famiglie dei bambini malati [FOTO]

Da giugno la struttura di via Cappel Verde accoglierà gli ospiti in 11 stanze. Presente giorno e notte un portiere sociale. Sala polivalente per attività culturali e ricreative

Sboccia Casa Giglio, il social housing che aiuta le famiglie dei bambini malati [FOTO]

Addolcire lo stress della terapia ospedaliera all'interno di un ambiente protetto e accogliente. È questo l'obiettivo di Casa Giglio, il nuovo progetto di social housing dedicato alle famiglie dei bambini ricoverati all'ospedale Regina Margherita

Situato in via Cappel Verde 2, nel centro di Torino, lo spazio di 8 mila mq ospiterà gratuitamente, a partire da giugno, undici famiglie, di cui dieci in difficoltà economiche e sociali, più un altro nucleo in emergenza abitativa.

È l'ultimo traguardo dell’associazione Giglio Onlus - che dal 2002 ha già aiutato oltre 150 famiglie in difficoltà -, realizzato in collaborazione con Città della Salute e della Scienza di Torino e grazie al Programma Housing della Compagnia di San Paolo, con il sostegno di Fondazione CRT e il contributo di Banca d’Italia e UniCredit, patrocinato di Città Metropolitana di Torino e Comune di Santena.

"Casa Giglio è uno dei nodi della rete di supporto per le persone malate e le loro famiglie - ha spiegato Alberto Anfossi, segretario generale di Compagnia di San Paolo -, che nel territorio torinese possono trovare una risposta, anche grazie agli interventi sostenuti in questi anni. Il modo in cui vogliamo praticare filantropia è mettere la persona al centro: in questo contesto significa, da un alto, riflettere sulla qualità della cura, dall'altro rendere più normale possibile il periodo di malattia".

I nuovi spazi saranno più di una semplice casa: ogni famiglia avrà l’opportunità di condividere esperienze con gli altri ospiti e l'intera comunità del quartiere, per affrontare con maggiore serenità le preoccupazioni legate alla malattia dei bambini.

Oltre alle zone notte con bagno privato, cucina e lavanderia condivise, è presente nello stabile una sala polivalente, che permetterà lo svolgimento di attività aperte al pubblico, tra cui corsi, performance teatrali momenti ludici e formativi promossi dai volontari dell'associazione con altri enti. Tutte le famiglie potranno inoltre contare su un costante supporto psicologico.

Le famiglie vengono individuate dagli assistenti sociali del Regina Margherita per poi essere segnalate a Giglio Onlus, e rimangono in struttura dai 3 ai 9 mesi a seconda delle esigenze.

Casa Giglio - ha detto la presidente Giuseppina Sgambellone - vuole essere un luogo dove trascorrere un periodo tranquillo, fatto di umanità e condivisione. Vogliamo distrarre le famiglie dalle loro preoccupazioni affinché possano seguire i figli con più serenità. L'intenzione era di aprire fra qualche mese, ma c'è la necessità di iniziare il prima possibile, perché le richieste sono davvero tante". 

"Poter condividere con gli altri un'esperienza di malattia - ha aggiunto il direttore di Città della Salute Silvio Falco - serve innanzitutto a non sentirsi soli. Questo dimostra la grande attenzione che l'azienda sanitaria riserva da sempre ai bambini del reparto di oncoematologia, dove c'è un passaggio costante di pazienti di ogni età e provenienza". 

Tanti i progetti che verranno attivati all'interno di Casa Giglio. A cominciare da "Vicino a Casa", ideato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare con il fine di creare una rete di prossimità e accoglienza attorno alla struttura, da Porta Palazzo al Quadrilatero Romano. Tra gli obiettivi, la costruzione di una mappa di vicinato interattiva nella piattaforma “Diario di un territorio”, in cui le famiglie ospiti potranno interagire e scoprire luoghi utili e quanto offerto dal sistema di accoglienza (caffè sospeso, racconti, donazioni di abiti e giochi). Inoltre, saranno proposte visite di quartiere da parte dei volontari e un bookcrossing per la condivisione di libri.

Il Portierato Sociale, con una figura selezionata, presente giorno e notte, per accogliere le famiglie, raccogliere di problemi o difficoltà e facilitare le relazioni tra gli ospiti.

Infine, per prevenire e ridurre il rischio di povertà ed esclusione sociale, Casa Giglio permetterà di attivare servizi di sostegno al reddito e orientamento all’autonomia per singoli e nuclei famigliari più fragili. 

Il percorso, in collaborazione con Città di Torino, Cooperativa Terzo Tempo e AICS Comitato Provinciale di Torino, è pensato per l’inserimento lavorativo nei luoghi in cui abitualmente vivono le famiglie. Inoltre, in accordo con il piano di inclusione della Città di Torino, verrà attivata una borsa di tirocinio che comprende un’attività di tutoraggio per una persona in condizioni di povertà individuata dagli assistenti sociali.

Manuela Marascio

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