In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente ed in vista del prossimo anno che celebrerà la salute delle piante in tutto il mondo Agroinnova, Centro di competenza per l’innovazione in campo agroambientale dell’Università di Torino, stamattina ha aperto le porte della propria sede di Grugliasco per spiegare qual è il suo impegno, sia a livello nazionale che internazionale, nella riduzione dell’impiego di agrofarmaci per la difesa sostenibile delle colture dai parassiti e nella ricerca di soluzioni alternative.
Con un’esperienza maturata in 17 anni di attività nella ricerca di base ed applicata, nel trasferimento tecnologico e nella divulgazione scientifica, Agroinnova è la prima organizzazione italiana che presenta un calendario di eventi che avranno luogo principalmente a Torino e in Piemonte, per celebrare l’anno internazionale della salute delle piante che l’Onu ha proclamato per il 2020: l’obiettivo principale è quello di sensibilizzare grandi gruppi d’interesse, decisori politici ed opinione pubblica sul ruolo determinante delle piante e della loro salute su fenomeni ormai globali come la fame, la povertà, la sicurezza alimentare, l’ambiente e lo sviluppo economico. Le manifestazioni culmineranno dal 4 al 6 giugno con un vero e proprio festival, un percorso culturale ed educativo patrocinato dalla Regione Piemonte che verrà realizzato in collaborazione con molti enti ed associazioni nazionali e internazionali che hanno aderito.
“Il fatto che le Nazioni Unite abbiano proclamato il 2020 anno internazionale della salute delle piante – ha detto la direttrice di Agroinnova Maria Lodovica Gullino – testimonia l’importanza e l’attualità del tema: il programma del festival darà spazio ad eventi di stampo prettamente scientifico così come a spettacoli ed attività di carattere divulgativo. I nostri progetti sono finanziati all’80% con soldi pubblici ed il 20% da privati ed attualmente sono cinque quelli che ricevono sostegno dall’Unione europea. Non sono per principio contraria agli agrofarmaci ma non possiamo restare indifferenti ai consumatori che sempre più chiedono la diminuzione del loro impiego: soltanto lo studio e la comprensione delle complesse interazioni pianta-animale-uomo possono offrire rimedi e sistemi in grado di assicurare alle generazioni future una migliore qualità della vita”.
Nel corso degli anni Agroinnova ha sempre avuto l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e la diffusione delle politiche agricole e ambientali attraverso progetti di ricerca europei legati alla sicurezza alimentare; dispone di strutture moderne quali laboratori attrezzati, serre, campi sperimentali ed ospita due laboratori certificati, uno per la sperimentazione di prodotti fitosanitari e l’altro per la diagnostica fitopatologia. “I risultati che scaturiscono dai progetti – ha aggiunto Gullino – testimoniano l’enorme importanza di agire in stretta collaborazione con le imprese per sviluppare nuove tecniche che siano in grado di ridurre l’uso di agrofarmaci in agricoltura e che, al tempo stesso, siano più sicure per la salute dei consumatori garantendo una tutela efficace per le colture”. I dati della Fao rilevano come le sole malattie delle piante causino un danno all’economia agricola globale di circa 220 miliardi di dollari (il 40% della produzione agricola totale) cui ne vanno aggiunti 100 per le ricadute ambientali; la diffusione incontrollata di specie aliene invasive non è solo causa di cospicue perdite di produzione, ma anche uno dei principali motivi della perdita di biodiversità autoctona.