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Attualità | 14 luglio 2019, 10:15

Torino: chi era Teresita Patti Sardi? La donna che regalò una fontanella alla città

Tutti dovevano avere memoria di lei. Non solo lui. Non solo la sua famiglia. Tutti. Ma come?

Torino: chi era Teresita Patti Sardi? La donna che regalò una fontanella alla città

Lunghi capelli neri e ciglia piegate all'insù. Era per quello che Angelo l'aveva notata.

Una risata cristallina che assomigliava allo scorrere di un ruscello di montagna. Era per quello che se n'era innamorato.

Teresita. Poteva esistere nome più dolce? Così le aveva sempre detto e lei aveva riso ogni volta. In occasione del loro primo incontro a casa di amici comuni. Al loro fidanzamento quando i calici pieni di bollicine avevano tintinnato. E persino tra i sospiri, la loro prima notte di nozze.

Quanto tempo era trascorso d'allora. Una vita insieme. Angelo pensava a tutti i momenti trascorsi assieme mentre attraversava la città per andare a far visita al sindaco. Pensava alla risata di lei. Pensava alle lacrime. A ciò che avevano avuto e a ciò che avevano perso. I due figli ormai con i capelli grigi alle tempie ma anche la principessa volata in cielo dal grembo. La grande casa con i mille ricordi. I quattro nipoti adorati. I numerosi cani. Tutti gli amici, qualcuno ancora vicino, qualche altro già passato oltre.

Angelo sospirava. Teresita era stata tutto per lui e, da quando era mancata, non riusciva a darsi pace. Voleva che anche gli altri ricordassero quella donna straordinaria che l'aveva reso tanto felice. Tutti dovevano avere memoria di lei. Non solo lui. Non solo la sua famiglia. Tutti. Ma come?

La mente di Angelo vagava tra i ricordi di una vita fino a quando non emerse uno dei più preziosi. Erano giovani. Si conoscevano da qualche mese. Stavano passeggiando al parco. Una spanna l’uno dall’altro per non dare scandalo. Una dama dietro di loro per salvaguardare virtù e buon nome. “Cosa mi deve dire, signor Angelo?” gli aveva chiesto Teresita con un sorriso d’attesa. Angelo si era avvicinato al turet, aveva preso una sorsata d’acqua per cercare di farsi coraggio. Si era voltato a guardarla con i baffi bagnati. Lei si era lasciata sfuggire una risata. Angelo si era chinato su un ginocchio. E Teresita aveva riso di nuovo. Di gioia. “Sì” aveva detto subito senza attendere la domanda.

Angelo sospirò felice ripensando a quel giorno, ora sapeva quale fosse la cosa giusta da fare. Un attimo dopo il sindaco lo fece accomodare.

"Vorrei fare una donazione per la città, a nome della mia Teresita..." cominciò il vedovo.

 

Tutti i torinesi conoscono i turet, le fontanelle della città. E tutti sanno che in piazza Rivoli ce n'è uno speciale, diverso da tutti gli altri. Quasi nessuno però ha mai fatto caso alla scritta incisa sul marmo: “Dono della signora Teresita Patti Sardi”. Una donazione postuma, probabilmente ad opera del marito, Angelo. Purtroppo non è rimasta memoria di chi fossero questi coniugi. Ci sono stati tramandati solo i nomi. Ma a noi, inventando questo breve scritto, è piaciuto immaginarli come una coppia felice. Ci piace pensare a Teresita come a una donna dalla risata fresca, come l'acqua che da sempre viene raccolta come un bene prezioso dagli abitanti dei dintorni. E ci piace pensare alla fontana come a un ultimo struggente dono d'amore.

 

 

 

Immagine di Pmk58.

Rossana Rotolo

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