L’affermarsi di forme di autonomia differenziata, con maggiori competenze legislative e amministrative, può favorire una gestione più efficace, efficiente e semplificata della funzione pubblica e può spingere ad una maggiore qualificazione della Pubblica Amministrazione con una spesa pubblica ed una destinazione delle risorse più attenta allo sviluppo, alla crescita e alla competitività dei territori e dei sistemi produttivi.
Ne è convinta Confindustria Piemonte che, nell’ambito del Consiglio delle rappresentanze regionali di Confindustria composto da tutti i presidenti delle Confindustrie regionali, ha condiviso la linea comune, articolata in un documento di proposte, per rendere il percorso di trasferimento delle funzioni coerente con i valori costituzionali e le esigenze del mondo produttivo.
Per il Presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli: “In questi anni la nostra regione è stata colpita dalla crisi più duramente delle altre aree dell’Italia settentrionale e la crescita si è fermata mentre altre economie regionali, come il Veneto e l’Emilia Romagna, registravano risultati brillanti e ci superavano nel Pil. Proprio queste due Regioni, con la Lombardia, hanno fin qui operato con maggiore incisività per cogliere le opportunità derivanti da una crescita dell’autonomia regionale. E’ quindi fondamentale anche per noi rientrare nel dibattito nazionale e qualificare ulteriormente la posizione piemontese in vista dei prossimi momenti di approfondimento politico a Roma”.
“Nella nostra visione di questo processo – continua Ravanelli – l’autonomia differenziata è un’opportunità per arrivare a un Piemonte più semplice ed efficiente: il trasferimento di funzioni alla Regione può portare a una maggiore qualificazione della spesa, donando competitività ed efficienza a tutto il sistema Regione”.
“Per il Piemonte – conclude Ravanelli – sarebbe importante poter avere, nel percorso verso un rafforzamento dell’autonomia regionale, un coordinamento ed una sinergia con la Regione Liguria, in un’innovativa visione di macroregione”.