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Pinerolese | 16 ottobre 2019, 16:05

Il Barbieri diventa San Siro per raccontare la storia del mancato campione Martin Bengtsson

Girate nel Pinerolese e a Torino le riprese del film “Tigers”, presentato oggi alla stampa

Il Barbieri diventa San Siro per raccontare la storia del mancato campione Martin Bengtsson

L’erba del campo Barbieri diventa quella di San Siro e il Pinerolese e il Torinese si trasformano in Milano e dintorni per raccontare la storia di Martin Bengtsson, 33 anni, e la sua esperienza umanamente difficile alla Scala del calcio.

La sua storia, già raccontata nel libro autobiografico “In the Shadow of san Siro” del 2007, è al centro del film “Tigers” del regista svedese Ronnie Sandahl, che ha già diretto “Underdog” e ha firmato la sceneggiatura di “Borg McEnroe”.

Come ha spiegato lo stesso regista, nella conferenza stampa che si è tenuta poco fa al campo di calcio Barbieri di Pinerolo, “Tigers” e “Borg McEnroe” fanno parte di una trilogia che indaga il mondo dello sport e che si completerà con un prossimo film.

Le riprese termineranno il 31 ottobre, dopo 8 settimane, e sono state in buona parte effettuate a Torino e nel Pinerolese (non solo Pinerolo, ma anche paesi come Virle Piemonte e Castagnole Piemonte).

Bengtsson è una promessa del calcio e molte società europee se lo contendono: a 17 anni approda all’Inter, quello che sembra essere un sogno si trasforma presto in un’esperienza dolorosa, perché la depressione lo colpisce e lo porta a tentare il suicidio.

«Il film affronta lo sport e gli aspetti psicologici che ci stanno dietro – anticipa Sandahl –. È da dieci anni che ce l’ho in mente e ho chiesto a Martin di rifiutare qualsiasi proposta, perché la sua storia volevo raccontarla io, quando mi sarei sentito in grado di sviluppare il progetto». Il ruolo del giovane talento svedese è interpretato da Erik Lönngren e il finale è positivo.

Il campo Barbieri, nel film, diventa San Siro e ospita partite e allenamenti, mentre una villa Liberty di Pinerolo si trasforma nella casa dei calciatori della Primavera interista.

Il lungometraggio è prodotto da Black Spark Film (Svezia), Art of Panic (Italia) e Sf Studios (Danimarca), con Svt e Rai Cinema, la produzione esecutiva è di Taplessfilm Service e 9.99 Films. A sostenerlo c’è la Film Commission Torino Piemonte, con il contributo del “Piemonte Film Tv Fund” e con il supporto del Swedish Film Institute, del Mibact e del Dfi Co-minor.

Uno dei produttori, Piodor Gustaffson, ha spiegato come una location venga scelta in base a tre criteri: «Creativo, logistico e finanziario»», dove quest’ultimo include eventuali incentivi economici che aiutino la produzione.

Il sindaco Luca Salvai di Pinerolo ha accolto queste indicazioni «per capire su cosa lavorare in futuro e riportare produzioni di questo livello in città».

Marco Bertello

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