L’erba del campo Barbieri diventa quella di San Siro e il Pinerolese e il Torinese si trasformano in Milano e dintorni per raccontare la storia di Martin Bengtsson, 33 anni, e la sua esperienza umanamente difficile alla Scala del calcio.
La sua storia, già raccontata nel libro autobiografico “In the Shadow of san Siro” del 2007, è al centro del film “Tigers” del regista svedese Ronnie Sandahl, che ha già diretto “Underdog” e ha firmato la sceneggiatura di “Borg McEnroe”.
Come ha spiegato lo stesso regista, nella conferenza stampa che si è tenuta poco fa al campo di calcio Barbieri di Pinerolo, “Tigers” e “Borg McEnroe” fanno parte di una trilogia che indaga il mondo dello sport e che si completerà con un prossimo film.
Le riprese termineranno il 31 ottobre, dopo 8 settimane, e sono state in buona parte effettuate a Torino e nel Pinerolese (non solo Pinerolo, ma anche paesi come Virle Piemonte e Castagnole Piemonte).
Bengtsson è una promessa del calcio e molte società europee se lo contendono: a 17 anni approda all’Inter, quello che sembra essere un sogno si trasforma presto in un’esperienza dolorosa, perché la depressione lo colpisce e lo porta a tentare il suicidio.
«Il film affronta lo sport e gli aspetti psicologici che ci stanno dietro – anticipa Sandahl –. È da dieci anni che ce l’ho in mente e ho chiesto a Martin di rifiutare qualsiasi proposta, perché la sua storia volevo raccontarla io, quando mi sarei sentito in grado di sviluppare il progetto». Il ruolo del giovane talento svedese è interpretato da Erik Lönngren e il finale è positivo.
Il campo Barbieri, nel film, diventa San Siro e ospita partite e allenamenti, mentre una villa Liberty di Pinerolo si trasforma nella casa dei calciatori della Primavera interista.
Il lungometraggio è prodotto da Black Spark Film (Svezia), Art of Panic (Italia) e Sf Studios (Danimarca), con Svt e Rai Cinema, la produzione esecutiva è di Taplessfilm Service e 9.99 Films. A sostenerlo c’è la Film Commission Torino Piemonte, con il contributo del “Piemonte Film Tv Fund” e con il supporto del Swedish Film Institute, del Mibact e del Dfi Co-minor.
Uno dei produttori, Piodor Gustaffson, ha spiegato come una location venga scelta in base a tre criteri: «Creativo, logistico e finanziario»», dove quest’ultimo include eventuali incentivi economici che aiutino la produzione.
Il sindaco Luca Salvai di Pinerolo ha accolto queste indicazioni «per capire su cosa lavorare in futuro e riportare produzioni di questo livello in città».