«Quando finisci di leggerlo, capisci che ne potevi scrivere altri 20». Giulio Brarda racconta così il suo libro “Tuttomele. 40 anni di ricordi”. Lui è uno dei cinque fondatori, che hanno lanciato e creduto in una manifestazione che è diventata una delle principali del Pinerolese e richiama 300mila visitatori l’anno a Cavour.
Brarda è un dirigente di banca in pensione, sposato, con due figli e tre nipoti. È stato 26 anni in Comune, e per 8 ha ricoperto la carica di sindaco, dal 1985 al 1962.
La sua grande passione per il volontariato è testimoniata dall’impegno in Proloco che va avanti dal 1966 e di cui da anni è vicepresidente. In occasione del quarantesimo anniversario di Tuttomele ha scritto un libro, o meglio un “non libro”, come lo chiama lui, dove racconta la “sua” Tuttomele: «Ho sempre scribacchiato per la Pro Cavour, comunicati, testi di depliant... Stavolta volevo scrivere in libertà, ricordando amici ed episodi».
Il volume è una carrellata di ricordi, di personaggi, ma anche di idee che hanno fatto della manifestazione quello che è oggi.
Uno dei primi capitoli è inevitabilmente dedicato a quel dopocena del 2 agosto 1980 a casa del presidente della Procavour Nanni Vignolo, dove Giulio e Silvio Brarda, Rino Fornasa e Giancarlo Cangialosi hanno dato corpo all’idea di fare una manifestazione che ruotasse attorno a un prodotto tipico del paese.
«Ne discutemmo in maniera accesa e decidemmo di rilanciare le nostre mele – racconta seduto al tavolo della sede della Procavour in via Roma 3 –. Le prime edizioni furono complicate, perché avevamo difficoltà a trovare chi venisse a vendere in fiera. Normalmente gli agricoltori si affidavano a commercianti, che compravano il prodotto già sulla pianta».
Un altro paio di capitoli sono dedicati alla “Macchina da guerra”, cioè a quell’insieme di volontari che in questi 40 anni ha permesso alla manifestazione di crescere e alla Proloco di realizzare innumerevoli iniziative, con un lavoro spesso invisibile. Ecco un estratto che ben racconta la sua gratitudine e soddisfazione: “Achille Occhetto, nel 1994, mise in campo, per combattere Berlusconi, una ‘gioiosa macchina da guerra’ e perse. La Proloco invece è dotata di una ‘macchina da guerra’, forse meno gioiosa, ma che finora ha sempre vinto: la nostra squadra tecnica, di montatori, fabbri, falegnami, carpentieri, autisti e magazzinieri”.
Negli anni la manifestazione ha contribuito anche allo sviluppo del paese: «Abbiamo urbanizzato tre piazze, donato computer per le scuole e messo cartelli per i monumenti, nonché contribuito al restauro della chiesa parrocchiale».
Se i successi sono stati molti, non mancano i rammarichi: «Noi abbiamo tante aziende fiorenti, ma manca ancora un insieme che le valorizzi ulteriormente – spiega –. Mi piacerebbe anche che Tuttomele diventasse una “festa di territorio”, con eventi collaterali in Comuni vicini».
Brarda però non si ferma qui e guarda al futuro con speranza, confidando nei giovani, pensando in particolare a quelli della scuola Agraria di Osasco e dell’Alberghiero di Pinerolo, che tanto si sono adoperati in questi anni per la manifestazione: “Siano i giovani a tirare fuori delle “idee” senza attendere contributi pubblici, senza le indicazioni dall’alto. Senza calcoli politici – scrive –. Oggi la rete 5G, la blockchain, e tutta la tecnologia possono aiutare, ma Voi giovani avete in più dalla vostra parte il territorio, la tradizione, il lavoro dei vostri padri”.
Il volume, dal costo di 14 euro, sarà reperibile agli stand della Procavour durante Tuttomele (9-17 novembre), oppure sul sito Internet www.youcanprint.it o sui principali store digitali, dove presto comparirà anche in versione e-book.