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Politica | 13 novembre 2019, 15:55

Marco Grimaldi (LUV) e la "lettera da un pignolo" al Governatore Cirio e al Presidente Allasia

"Da anni lotto per il diritto allo studio, sapendo che è uno dei pochi ascensori sociali per il superamento delle disuguaglianze. Attendo di poter festeggiare anche quest’anno la copertura del 100% delle borse, pur dai banchi dell’opposizione"

Marco Grimaldi (LUV) e la "lettera da un pignolo" al Governatore Cirio e al Presidente Allasia

In una lunga lettera indirizzata al Governatore Alberto Cirio e al Presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, l'esponente di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi torna su quanto avvenuto nella seduta di ieri della Commissione Bilancio.

"Come saprete, dalla lettura di una delle tabelle dei capitoli di spesa allegati ai documenti della manovra della Regione, accanto alla voce «Istruzione universitaria» appariva un pesante taglio: 9,9 milioni di euro di finanziamento. Ora, l’Assessore Tronzano si è schernito sostenendo che quella “missione” non fosse la stessa del diritto allo studio universitario: falso; poi che il taglio riguardasse altri capitoli: falso anche questo. Successivamente il dirigente degli uffici ha sostenuto che non si sia trattato di una scelta politica, bensì di “un refuso”, un dato “riportato erroneamente”.

"Addirittura oggi l’Assessore Tronzano, invece di riconoscere l’errore, sostiene che noi avremmo attinto a una tabella vecchia, datata a settembre, basata su un’ipotesi poi superata dall’dea di assegnare il 50% delle risorse (vicenda che abbiamo denunciato nelle scorse settimane, soluzione anch’essa archiviata). Avremmo dovuto, sostiene l’Assessore, basarci solo sui capitoli del cosiddetto “maxi emendamento”.

"Tronzano finge di non sapere che la tabella che lui tratta come un allegato superfluo (come se fosse una slide di accompagnamento) è di fatto l’assestamento stesso", prosegue Grimaldi. "L’Allegato 2 è infatti un documento pubblico, allegato alla legge, ed è quello che viene sottoposto agli emendamenti ed è l’unico in cui sono presenti tutte le voci della spesa corrente. Se ieri non avessimo detto nulla, lasciando votare alla Commissione il taglio, avremmo poi potuto a buon diritto scoperchiare il problema in aula. Abbiamo preferito agire in modo più corretto, ma evidentemente questo non viene apprezzato".

"Soprattutto, si sostiene che si sia trattato di un errore materiale, quando sappiamo che all’origine di tutto ciò c’era una decisione politica: quella per cui in una prima fase si intendeva tagliare a Edisu 10 milioni di risorse e poi il 50% delle assegnazioni. Se non ci fossimo accorti prima di quella mancata assegnazione, poi del taglio di 10 milioni, il giorno dopo la votazione dell’assestamento ci saremmo trovati con quasi 9 mila borse di studio in meno e un Ente in pre dissesto. Sarebbe stata una tragedia per l’Edisu, per l’immagine del Consiglio Regionale, e soprattutto per più di 10.000 studenti", aggiunge Grimaldi.

"Questo perché, lo ripeto, finché non viene emendata o sostituita, la tabella di cui stiamo parlando è quella con cui si va in aula a votare il Bilancio dell’ente (noi abbiamo infatti già depositato l’emendamento relativo). Credo che, invece di mancare di rispetto a chi rileva un errore, contestandogli di essere “l’unico che legge le tabelle” (come mi è stato detto ieri) e invitandolo a non preoccuparsi delle missioni e dei programmi, la Giunta dovrebbe chiedere scusa a tutti i consiglieri e presentare subito l’emendamento contenente una nuova tabella. Come sapete, da vent’anni lotto per il diritto allo studio, sapendo che è uno dei pochi ascensori sociali utile al superamento delle disuguaglianze. Attendo di poter festeggiare anche quest’anno la copertura del 100% delle borse, pur dai banchi dell’opposizione".

"Certamente non temo di essere ritenuto molesto e pignolo. Non è una questione di forma, è una questione di sostanza che chiamiamo diritti”, conclude Grimaldi.

comunicato stampa

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