La poltrona del sindaco di Alpignano Andrea Oliva sempre più a rischio. Dopo la decisione inaspettata del primo cittadino di silurare dalla giunta gli assessori Gianni Brignolo e Tamara Del Bel Belluz ed avere subito dopo ricevuto le dimissioni dell’assessora Luigia D’Abbene che aveva nominato vicesindaco, ora arriva la sfiducia da quattro consiglieri di maggioranza e quattro di minoranza. “Abbiamo deciso di fare una mozione di sfiducia dopo aver assistito all’esautorazione del nostro ruolo politico da parte del sindaco – si legge nel comunicato diramato dai consiglieri di maggioranza Pierpaolo Barbiani, Giacomo Bosio, Giulia Bruno (che formalmente non è riuscita a firmare la mozione), Luigi Cipriano e Marina Mallen – in nome della collaborazione e per poter lavorare di nuovo serenamente, abbiamo tentato di ristabilire un contatto diretto con il sindaco, che finalmente ci ha ricevuti lo scorso 9 dicembre, dopo oltre tre mesi di silenzio. Due giorni più tardi, il sindaco Oliva ha usato tale incontro sui giornali per giustificare la revoca delle deleghe a due assessori (Gianni Brignolo e Tamara Del Bel Belluz), millantando di averci annunciato tale decisione e di non aver trovato da parte nostra alcun ostacolo”.
Ai consiglieri che fino a qualche giorno fa appoggiavano Oliva non è andato giù il colpo basso tirato dal sindaco: “La decisione di mandare a casa Brignolo e Del Bel Belluz è stata presa unilateralmente e senza essersi confrontato con noi. Anche la nomina a nuovo vicesindaco dell’assessore d’Abbene è avvenuta in maniera altrettanto unilaterale e inaspettata, senza essere stata condivisa nemmeno con l’assessore in questione”.
Un terremoto politico trasversale che sta coinvolgendo maggioranza e minoranza alpignanese. Tant’è che si sono uniti nella sottoscrizione della sfiducia al sindaco Oliva anche i consiglieri di minoranza Gianni Da Ronco, Leonardo Tucci di Alpignano Democratica, Roberto Voerzio e Renato Mazza di Articolo Uno. “Speriamo che la mozione venga votata al più presto – afferma Roberto Voerzio - e non faccio certo mistero del fatto che non abbiamo mai condiviso le scelte politiche dell'amministrazione Oliva. Oggi è acclarato che il pluralismo ed il trasversalismo del progetto di Alpignano Sicura è fallito”.
Ora si attende una data di convocazione del Consiglio Comunale nel quale la mozione di sfiducia andrà ai voti dei consiglieri.
Non è scontato, ma è facile intuire che 8 consiglieri su 17 totali potranno mettere a serio rischio la continuità di questa Amministrazione e del suo sindaco. Restano ancora in dubbio le posizioni degli altri consiglieri di maggioranza più due della minoranza che fanno capo a Del Vecchio e Di Maggio del Movimento Cinque Stelle.