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Economia e lavoro | 29 gennaio 2020, 06:00

Crisi del commercio, verso il tavolo in Comune: "Servono misure innovative e non una tantum"

Mercoledì mattina Confesercenti e Ascom saranno ricevute dall'assessore al Commercio, Alberto Sacco. "Palazzo civico deve mostrare sensibilità su un tema che non riguarda solo i negozi"

Crisi del commercio, verso il tavolo in Comune: "Servono misure innovative e non una tantum"

Una "forte sensibilizzazione". Una "presa d'atto". A poche ore dal primo incontro del Tavolo di crisi per il commercio - appuntamento in assessorato alle 9, mercoledì 29 gennaio, alla presenza del titolare delle deleghe per la giunta Appendino, Alberto Sacco - sono queste le speranze che il mondo del commercio sta coltivando.

E se da un lato è vista in maniera positiva la rapidità con cui l'incontro è stato programmato, allo stesso tempo si mette sul piatto della bilancia la necessità che le contromisure siano decise, nuove e in un certo senso rivoluzionarie. "E' una cosa buona, la rapidità con cui il Comune ci ha convocato - spiega Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti - ma più che di soluzioni, per le quali forse è ancora prematuro, da questo primo vertice ci aspettiamo soprattutto una presa d'atto. La situazione è più grave di quello che dicono i numeri. Anche perché, chi resta aperto, spesso non lo fa perché gode di buona salute, ma perché non ha alternativa".

E Maria Luisa Coppa, numero uno di Ascom Confcommercio, ribadisce: "Serve una forte sensibilizzazione dell'amministrazione su questo argomento che va sicuramente al di là della semplice questione negozi. C'è un discorso che tocca l'intera città, i cittadini, la loro sicurezza".

L'appello, partito la scorsa settimana, riguarda un settore che - così come l'industria - in questi anni sta soffrendo terribilmente la crisi e le difficoltà economiche generali. Chiusure e serrande abbassate che significano posti di lavoro bruciati, in un ordine di grandezza in tutto e per tutto paragonabile a quello che fa da disascalia alle vertenze del manifatturiero di questi tempi. "Serve un passo avanti che sia davvero innovativo - aggiunge Banchieri - e che affronti una crisi che è di sistema, come per l'industria. Non un provvedimento una tantum, ma qualcosa di strutturale, che duri nel tempo e che dia soluzioni efficaci contro queste difficoltà".

"Ci sono delle iniziative che in altre città stanno dando risultati interessanti - fa notare Coppa -. Dagli incentivi e le detassazioni per chi resta aperto ai disincentivi che invece penalizzano chi non intende innovare ed evolversi. Ma il tema delle tasse è da affrontare anche nel suo impianto più globale".

Massimiliano Sciullo

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