Torino si conferma Città del Cinema anche nella "fame" di cimeli. Si è chiusa infatti con un risultato totale di 325mila euro e l’80 per cento dei lotti venduti l’asta di poster del cinema che si è svolta in Sala Bolaffi a Torino.
Il pezzo più "ricercato" della vendita è stata la prima edizione italiana di “Frankenstein” di James Whale nel formato 200x140 centimetri, aggiudicato a un cliente al telefono a 87mila euro. Al secondo posto la prima edizione italiana di “Tempi Moderni” diretto da Charlie Chaplin illustrato dal grande Anselmo Ballester, venduto a 28mila euro. Al terzo “Il figlio di Frankenstein”, acquistato a 23.600 euro. Centinaia i partecipanti online e al telefono collegati da ogni parte del mondo, in particolare da Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Francia, Germania e Svezia.
Tra gli altri migliori risultati della vendita si segnalano il manifesto di “Cabiria”, primo film muto italiano nato dal sodalizio tra il regista Giovanni Pastrone e Gabriele d’Annunzio venduto a 10.600 euro, il poster di “Ombre rosse”di John Ford con John Wayne, realizzato da Rino, acquistato in sala a 4.800 euro dal Museo del Cinema di Torino, e la prima edizione italiana di “Alice Nel Paese delle Meraviglie” di Walt Disney, aggiudicata a 5.000 euro.
“Sono molto soddisfatto per il risultato complessivo dell’asta e la grande partecipazione, nonostante il ‘nostro’ Frankenstein non sia entrato nella storia come il manifesto di cinema più pagato in Italia”, commenta Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi.