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Cultura e spettacoli | 06 maggio 2020, 07:46

I servizi di salute mentale si aprono alla comunità: con Lombroso 16 nella Fase 2 nessuno è lasciato solo

Il nuovo progetto 16 Home nasce dalla collaborazione tra l'associazione Nessuno, l'Asl Città di Torino, il Centro territoriale “Giorgio Bisacco” e la Cooperativa Sociale P.G. Frassati, con il patrocinio della Circoscrizione 8

I servizi di salute mentale si aprono alla comunità: con Lombroso 16 nella Fase 2 nessuno è lasciato solo

Servizi per il benessere individuale e collettivo, contro il senso di solitudine o l’ansia per la ripartenza e il nuovo contatto con la società. È questo il cuore di 16 Home, progetto virtuale nato all’interno del polo culturale Lombroso 16 di San Salvario e pensato soprattutto per far fronte alla sospensione di molte attività che svolgevano le persone seguite dai servizi di salute mentale. Un’iniziativa nata dalla collaborazione tra l'associazione Nessuno, la S.C. Rete Ospedale Territorio Psichiatria Distretto Sud Est del Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl Città di Torino, il Centro territoriale “Giorgio Bisacco” e la Cooperativa Sociale P.G. Frassati, con il patrocinio della Circoscrizione 8. 

Si tratta di una serie di corsi e attività in digitale, aperti o a numero chiuso, e tutti disponibili sul sito http://www.lombroso16.it/. Un programma pensato per nutrire corpo, mente e cuore, tra laboratori artistici, gruppi di sostegno, sedute di psicodramma, tornei di scacchi, uno spazio di ascolto emotivo e informativo per le donne in gravidanza e anche le conversazioni online del progetto Felicità Civica. 

Come ha spiega Alessandro Mercuri, dell’associazione Nessuno, "con l'avvio della Fase 2, 16 Home diventa uno strumento ancora più importante per costruire la cosiddetta resilienza di comunità, intesa come capacità collettiva di rispondere efficacemente a un cambiamento ambientale, politico o socioeconomico”. Ai venti incontri finora partiti sul sito nelle scorse settimane, hanno partecipato in modo attivo costante circa 200 persone. L'obiettivo è andare oltre l'emergenza, rispondendo in modo concreto e tempestivo alla nascita di nuove esigenze. 

“Bisogna pensare la salute mentale in modo più inclusivo e innovativo, perché il contesto che attualmente stiamo vivendo temo non finirà in breve tempo”, ha commentato Massimo Rosa, coordinatore regionale dell’Area Psichiatria all’interno dell’Unità di crisi. “La vediamo come una grande opportunità di incontro tra la società civile e i nostri servizi”, ha aggiunto Alberto Taverna, del Centro “Giorgio Bisacco”. “I nuovi bisogni sanitari, passata l’emergenza, saranno specialmente quelli non diagnosticatili. Perché ricordiamoci che la salute mentale non coincide sempre con la psichiatria. Spesso, quindi, deve subentrare una dimensione d’ascolto, e ben vengano le collaborazioni con le associazioni culturali per aprirsi al territorio di appartenenza”. 

Il nuovo progetto del Lombroso 16 fa da ponte rispetto alla riqualificazione strutturale a oggi rimasta in sospeso, ma che riprenderà non appena sarà possibile. “Siamo felici di accogliere un’iniziativa locale per l’emergenza Coronavirus - ha detto il presidente della Circoscrizione 8 Davide Ricca, che ha riconvertito alcune proposte di associazioni soggette a bando, e ora non attuabili, in servizi -. Si dice spesso che San Salvario, con la chiusura di diversi settori, morirà, e invece proprio da qui vogliamo che parta una nuova sperimentazione, che funga da modello per la città intera nella ricostruzione di percorsi di comunità”. 

Manuela Marascio

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