Entro fine 2020 Atc punta a ristrutturare e riconsegnare a Torino ed altre città della provincia dai 300 ai 350 alloggi popolari, che potranno essere così assegnati alle persone in graduatoria. Ad annunciarlo il vicepresidente di Atc Torino Fabio Tassone, che questa mattina è stato audito in commissione consigliare Sanità e Servizi Sociali.
Al momento, in Città Metropolitana, sono circa duemila gli appartamenti di edilizia popolare in attesa di inquilini: di questi 900 sono concentrati nel capoluogo. Case sfitte perché, prima di essere nuovamente riassegnate, necessitano di interventi che vanno dalla semplice manutenzione ordinaria (ad esempio sulll’impianto elettrico e a gas), fino a quella straordinaria (es rifacimento del bagno, sostituzione delle porte e finestre). Il costo medio stimato dei lavori per abitazione è di circa 4 mila euro.
Per finanziarli è stato attivato, come ha spiegato Tassone, un “dialogo con la Regione per usare i 4 milioni di euro, che Atc ha ricavato dalle economie di gestione”. Soldi che l’Agenzia Territoriale per La Casa punta ad avere nel più breve tempo possibile per sbloccare i cantieri e restituire così gli alloggi: l’obiettivo è di consegnare le chiavi di 350, ai comuni del torinese, entro la fine del 2020. Un’ accelerata determinata da due motivi. Venire incontro alle famiglie che attendono una casa da tempo, magari ancora più in crisi dopo il Covid, e contrastare al contempo le occupazioni abusive. Da agosto 2019 il fenomeno ha subito una crescita costante, fino ad aggravarsi durante il lockdown. Per facilitare l’avvio dei lavori, come ha chiarito Tassone, “ci siamo attrezzati con tablet per velocizzare il lavoro dei tecnici, che potranno mandare subito la pratica agli uffici e far sì che l’intervento possa già partite il giorno dopo”. La situazione non è semplice, perché come ha spiegato il vicepresidente, “il nostro bilancio è gravato dal 30% di morosità colpevole: risorse che per noi sarebbero importanti”.
Per venire incontro alle piccole realtà in difficoltà economica, Atc negli scorsi mesi ha incontrato le associazioni di categoria, dando la possibilità agli artigiani locali di iscriversi agli albi dei fornitori per poter così eseguire gli interventi di manutenzione ordinaria negli alloggi.