Non accenna a spegnersi il fuoco delle polemiche attorno a Diego Sarno, il consigliere regionale del Pd che aveva intascato (e poi restituito) il Bonus Inps da 600 euro.
Anche Rinnovamento Democratico, la lista civica un tempo alleata con il sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo (poi passata all'opposizione quando il Partito Democratico è entrato in giunta, nell'estate 2019) ha diffuso una nota molto dura nei confronti dell'ex assessore nichelinese. "Una certa superficialità e spregiudicatezza nel ricoprire ruoli pubbici, evidenzia la perdita di valori e ideali. Oggi rivendichiamo con maggior convinzione, la nostra sofferta scelta di essere passati in opposizione, per prendere le distanze da un certo modo di far politica".
"Quello che più ci colpisce è il silenzio di chi ha deciso di diventare complice di una politica che ha perso il senso dell’etica e dell’onorabilità. Il PD che da sempre si erge ad esempio di integrità, punisce con una sculacciata sul sedere la grave mancanza di etica e rispetto dei soldi pubblici, da parte di uno dei loro consiglieri regionali. Gli altri… silenzio! Sono bravissimi a condannare e giudicare gli errori altrui, ma in casa propria il sistema si difende, sempre", prosegue la nota, con un durissimo attacco al Partito Democratico.
"Che Sarno si dimetta o meno ci lascia indifferenti, non puntiamo il dito sulla responsabilità individuale (risponderà alla sua coscienza) ma a un sistema autoreferenziale, fatto di sola propaganda e supposta superiorità intellettuale, che alla prova dei fatti crolla", conclude Rinnovamento Democratico, che poi attacca frontalmente il consigliere regionale. "Resta evidente che non è con i soldi che si può coprire l’errore morale, e creare un comitato per 'dare un aiuto economico a tutti i lavoratori in difficoltà a causa dell’emergenza Covid' lo vediamo solamente come una nuova forma di clientelismo".
Anche Franco Fattori, ex vicesindaco di Nichelino, una vita nel Pd da alcuni mesi passato in Italia Viva, ha attaccato il segretario cittadino Antonio Landolfi e Sarno: "Bastano quattro manfrine, creare un comitato per gestire fondi da dare in beneficenza e tutto va bene? Anzitutto la beneficenza si fa e non si dice, possibilmente con soldi propri e mi pare che non serva a purificarsi per sanare una grave scorrettezza istituzionale, giustificata con la barzelletta della prova per vedere come funzionava la procedura Inps".
"Fossi il titolare dello studio dove lavora la compagna di Sarno farei causa", ha proseguito Fattori. "Silenzio assordante del PD, in particolare quello di Nichelino. La tanto vituperata Lega di Matteo Salvini ha già preso decisioni concrete nei confronti di chi ha sbagliato. Il Partito Democratico invece opterà per un’operazione di basso profilo, pensando che tanto il tempo aggiusta le cose?". Infine arriva un affondo durissimo nei confronti del consigliere regionale: "A fronte di tutti quelli che si ingegnano a beatificare Sarno, che io, che lo conosco da anni, non sono affatto meravigliato".
"Preciso: nulla di disonesto, a quanto mi consta, ma grande scaltrezza politica nel modificare le situazioni a proprio favore”, ha concluso l'esponente di Italia Viva.