“Rivendico la scelta politica di non accettare la proposta di deroga alla legge 106, presto lo ufficializzeremo con una delibera”. E’ questa la risposta dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Torino, Antonino Iaria, alla diffida pervenuta nel pomeriggio di ieri dalla GEP SrL, società con mire sul complesso immobiliare ex Cinema Arlecchino.
Il progetto di trasformare in un supermercato quella che fu la sala cinematrografica di corso Sommelier 121, appellandosi a una deroga della legge 106, non andrà in porto: dopo anni di stallo, tra cambi di guida nell’assessorato all’Urbanistica e polemiche, entro un mese dovrebbe essere posta la parola fine alla vicenda. A garantirlo, rispondendo di fatto alla diffida spedita dalla GEP, è lo stesso assessore Antonino Iaria: “Quando è iniziato il mio mandato ho incontrato la società, ribadendo la volontà di non consentire alcuna deroga: si tratta di una precisa scelta politica”. “So che gli uffici stanno predisponendo le motivazioni, poi ufficializzeremo il tutto tramite una delibera ad hoc”, conclude Iaria.
Il futuro dell’Arlecchino rimane un rebus. Non potendo l’amministrazione "avanzare proposte su un immobile di proprietà privata", come spiega l'assessore Iaria, per il momento la procedura resta congelata: “Noi possiamo solo accettare o meno una proposta di deroga alla legge 106. La domanda che ci siamo posti è la seguente: il progetto è di interesse pubblico o no?” spiega Iaria. La risposta, a quanto pare, è un no secco. Un diniego che verrà ribadito, rispondendo di fatto alla diffida pervenuta ieri negli uffici dell’assessore.