Ci saranno pure le mascherine, gli ingressi scaglionati, le distanze interpersonali e il gel per le mani, ma l'emozione per il primo giorno di scuola è sempre la stessa. Stamattina al liceo classico "Massimo D'Azeglio" di Torino i primi a entrare sono gli studenti delle sezioni A e B delle prime classi (il quarto ginnasio). Non dall'ingresso principale in via Parini, dove entreraranno terze, quarte e quinte, ma dalla parallela via Melchiorre Gioia. Tutti indossano la mascherina e per quanto possibile cercano di mantenersi a distanza di un metro dagli altri compagni. Alcuni sono arrivati in bus e hanno già formato i primi gruppi, altri invece sono stati accompagnati dai genitori. "Se penso al mio primo giorno di scuola - spiega un papà - era tutto molto diverso, oggi vedere tutti questi ragazzi con le mascherine è strano, forse un po' triste, ma per adesso é giusto che sia così, speriamo solo che le cose cambino in fretta e si ritorni quanto prima alla normalità".
Alle 8.30 il bar di via Parini è già affollato e buona parte delle brioche sono già finite. Seduto sul divano rosso, smartphone in mano, uno studente di terza aspetta il suo turno. "La mia classe entra alle 9.10 - dice - è un po' surreale ripartire dopo quello che è successo, anche perché c'è la sensazione che tutto possa richiudere da un momento all'altro. Una parola per questo primo giorno di scuola? Incertezza".