Nella Torino che chiude le strade davanti alle scuole nel nome delle sperimentazioni car free, l’elementare Arturo Toscanini, pieno quartiere Pozzo Strada, è forse quanto di più lontano si possa immaginare rispetto all’idea di spazi senz’auto.
Basta infatti recarsi all’uscita dei bimbi a mezzogiorno e mezza per rendersi conto di che cosa sono realmente via Tofane e via Fossati: un inferno di auto con le doppie frecce, clacson e viabilità impazzita. Le macchine in doppia fila sono pressoché ovunque e anche nelle vie limitrofe trovare un parcheggio è una mission impossibile. La vicinanza con una scuola media e un asilo fa si che negli orari di punta le strade si riempiano di auto di genitori e nonni.
Il Covid poi ha costretto le scuole a pensare a ingressi e uscite differenziate, in modo tale da evitare assembramenti. Il risultato? Le auto avvolgono come una piovra tutte le vie limitrofe. Per i residenti, già da tempo abituati a convivere con il problema, la situazione è peggiorata nell’ultimo periodo. “Provate ad aprire Google Maps alle ore di punta: al mattino, a pranzo e alle 16. Vedrete le strade attorno alle scuole tutte rosse, tanto il traffico presente” racconta una portinaia di via Monte Ortigara.
Le auto sono talmente tante che anche in corso Monte Cucco, lo slargo poco distante dal Carrefour diventa un parcheggio in malasosta per una mezz’ora abbondante. I bimbi escono da scuola, salgono sulle vetture e tornano a casa. Qui, in Pozzo Strada, in car free è un concetto distantissimo dalla realtà. Una situazione sottolineata negli scorsi giorni dai consiglieri Federico Mensio (M5s) e Aldo Curatella (Gruppo Misto): in periferia, le sperimentazioni non si sono mai viste.
La volontà dell’amministrazione, come spiegato dall’assessore alla Viabilità Maria Lapietra, è però quella di estendere l’iniziativa delle scuole car free anche in periferia, proprio come richiesto dalle Circoscrizioni, che hanno raccolto più di 100 adesioni di scuole pronte a togliere le auto dal loro perimetro. Lo scoglio, come spesso accade, è uno solo e pare insormontabile: i soldi. Servirebbero infatti ingenti risorse per avviare le sperimentazioni. Lapietra, in tal senso, assicura che sono in corso interlocuzioni con il Ministero per un finanziamento che potrebbe dare la spinta giusta per rendere car free altre scuole a Torino. Toscanini compresa.