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Attualità | 14 ottobre 2020, 11:40

Ex Manifattura Tabacchi, asta deserta: slitta la riqualificazione del complesso industriale

Il Demanio aveva messo all’asta l’immobile per 6,6 milioni di euro: non è arrivata alcuna offerta

Ex Manifattura Tabacchi, asta deserta: slitta la riqualificazione del complesso industriale

La riqualificazione dell'ex Manifattura Tabacchi può attendere. E’ andata deserta l’asta bandita dal Demanio per la vendita del grande complesso simbolo di Torino Nord.

A renderlo noto è la commissione del Demanio che questa mattina, nella sede di corso Bolzano 30, ha ufficializzato l’assenza di offerte. La base d'asta per aggiudicarsi l'ex Manifattura Tabacchi di 6.665.000 euro, con una cauzione del 10% da versare immediatamente pari a 666.500 euro, deve essere stata giudicata non congrua da parte dei potenziali investitori. 

Un altro ostacolo, con ogni probabilità, lo stato manutentivo dell’immobile, ritenuto dallo stesso Demanio “mediocre”. Gli spazi, come noto, sono molto ampi: 22.081 mq di superficie scoperta e 23.917 di superficie coperta, per un totale di 67.442 mq di superficie lorda totale. 

Tanti i soggetti che nel corso del tempo avevano fatto capire di avere mire sul complesso edilizio ex sede dell’ufficio immatricolazioni di Unito. Al momento l’Università di Torino non ha però dato seguito all’interesse manifestato con un’offerta concreta. 

"L'Agenzia continuerà a lavorare, anche in sinergia con il Comune, per tracciare il miglior percorso di valorizzazione della Manifattura con il coinvolgimento degli investitori privati" fanno sapere dal Demanio.

Delusa la presidente della Circoscrizione 6, Carlotta Salerno: “Ci dispiace profondamente che la gara sia andata deserta, onestamente però non siamo stupiti come Circoscrizione. Una gara così importante e impegnativa dal punto di vista economico, necessitava di un lavoro molto forte da parte dell’Amministrazione per ragionare con possibili investitori e far intravedere le potenzialità di una struttura dalle grandi possibilità e altrettante criticità”.

Salerno, poi, ha ribadito come la Manifattura debba essere in cima alle priorità del prossimo sindaco, ma con un altro approccio volto alla riqualificazione: “Nessun luogo in stato di abbandono con una dimensione così rilevante può ritornare a vedere la luce senza un lavoro specifico e intenso da parte dell’Amministrazione centrale. Speriamo che il prossimo sindaco possa mettere la Manifattura Tabacchi tra le proprie priorità e che il Borgo possa vedere risorgere un luogo che ha fatto la storia della manifattura e che piò tornare a essere la storia del territorio”.

La speranza ora è che l’asta possa essere riproposta il prima possibile: di certo non nel 2020, periodo che si scontra con le disposizioni da seguire. Per far partire la riqualificazione della Manifattura Tabacchi bisognerà ragionevolmente aspettare i primi mesi del 2021, sperando che questa volta arrivino offerte per l’acquisizione del complesso. Torino Nord, con pazienza, attende. 

Andrea Parisotto

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